Convulsione

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La convulsione è una violenta contrazione involontaria di alcuni muscoli volontari. Non provocano alcuna conseguenza permanente, nel caso ad esempio del risveglio da un'anestesia totale sono una conseguenza normale.

Alcune cause delle convulsioni sono: infezioni virali, tumori, emorragie cerebrali, tossiemie (come l'uremia o avvelenamento da piombo o cocaina), disturbi del metabolismo (come l'ipoglicemia), alcolismo acuto o cronico, l'assunzione di droghe (come la Benzilpiperazina). L'epilessia è una patologia cronica caratterizzata in molte sue forme da episodi convulsivi ricorrenti, in assenza di altre possibili cause predisponenti alle convulsioni.

Alcuni farmaci anticonvulsivanti sono: diazepam, fenobarbitale e fenitoina. Comunque è necessario consultare immediatamente un medico, prima di somministrare qualunque farmaco o prodotto al soggetto, per evitare danni irrimediabili.

Caratteristiche

Nei casi di convulsioni, il soggetto innanzitutto perde conoscenza, e, di conseguenza, cade al suolo. I muscoli si muovono in modo improvviso e non controllato. La persona può perdere temporaneamente il controllo dello sfintere anale e di quello vescicale.

Un soggetto affetto da un attacco di convulsioni può presentare rotazione degli occhi verso l'alto o lateralmente, la fuoriuscita di saliva dalla bocca e l'irrigidimento dei muscoli mandibolari, con il digrignamento dei denti, vomito e/o diarrea. Presenta difficoltà a svegliarsi e mal d'orecchie.

Il soggetto può presentare respirazione difficoltosa o con interruzioni temporanee seguite da atti respiratori rumorosi. Può eventualmente apparire cianotico.

Assistenza

Iniziale

Per ridurre o annullare l'impatto con il terreno, è opportuno cercare di afferrare la persona mentre cade, se possibile, e deporla a terra.

Durante le convulsioni

Non bisogna bloccare la persona nel tentativo di ostacolare i movimenti. Lasciare che l'episodio faccia il suo corso. Cercare di trattenere od ostacolare il soggetto può essere causa di fratture o strappi muscolari.

Allontanare gli oggetti appuntiti o spigolosi con i quali il soggetto potrebbe ferirsi; spostare il soggetto stesso, se è in vicinanza di scale, porte a vetri o altri pericoli.

Contrariamente a quanto molti credono, non si deve inserire all'interno della bocca del soggetto alcun oggetto (un cucchiaio o un fazzoletto), neanche per cercare di separare i denti o per evitare che si morda la lingua.

Allentare gli indumenti stretti. Contrariamente a quanto alcuni ritengono, dare da bere al soggetto o gettargli acqua fredda in faccia non fermano la crisi, anzi possono procurargli soffocamento. Non si deve, quindi in alcun modo, interferire con l'evento.

Successiva alle convulsioni

Una volta che le convulsioni sono terminate, per proteggere la persona dal pericolo di soffocamento dovuto a saliva o vomito, è opportuno porla in posizione laterale di sicurezza. Non allarmarsi se la persona si sente confusa, avverte torpore o si addormenta. Non cercare di fargli riprendere coscienza schiaffeggiandolo o scuotendolo.

Bibliografia

  • Sezione Assistenza: Stephen N. Rosenberg, Manuale illustrato di primo soccorso, Milano, Rizzoli, 1985, pp. 40-41.

Collegamenti esterni

  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina