Convento dei Cappuccini (Palazzolo Acreide)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Convento dei Cappuccini di Palazzolo Acreide (SR)
Convento dei Cappuccini di Palazzolo Acreide
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàPalazzolo Acreide
ReligioneCattolica
TitolareSacro Cuore di Gesù
DiocesiSiracusa

Il convento dei Cappuccini è un complesso religioso situato a Palazzolo Acreide in provincia di Siracusa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fondazione dell'originario convento risale al 1574.

Il sisma del 1693 distrusse gran parte della struttura (resistettero solo due piccoli corridoi al pianterreno) e rase al suolo la chiesa. Il complesso venne presto ricostruito e nel 1710 la chiesa era già riedificata e dedicata alle Stimmate di San Francesco di Assisi. Furono aperte sul lato sinistro della navata due cappelle, la prima dedicata al Crocifisso e la seconda dedicata alla Madonna degli Angeli, successivamente degli Ammalati.

Con la soppressione degli ordini religiosi (1866) l'intero complesso religioso diventò di proprietà del demanio. Risultando impossibile, per i frati, riacquistare l'antico convento, ne fabbricarono uno nuovo, tra il 1888 e il 1895, ad ovest della città, in una contrada denominata "La guardia". Venne edificata pure la chiesa, dedicata al Sacro Cuore di Gesù; inizialmente di modeste dimensioni, poi notevolmente ampliata all'inizio XX secolo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La struttura dell'attuale convento si presenta semplice, lineare ma molto capiente.

La chiesa a navata unica, con sei altari minori, conserva quattro tele di buona fattura, realizzate intorno al 1904 dal pittore Domenico Provenzani[1]. Le opere vennero collocate negli altari minori, ed hanno come soggetto, rispettivamente: la Sacra Famiglia con San Giovannino Elisabetta e Zaccaria; Santa Veronica Giuliani; L'Immacolata e Anime del Purgatorio; la Stimmatizzazione di San Francesco d'Assisi[2].

Dell'antico convento unica opera d'arte che si conserva è l’armadio da sacrestia in legno, opera dei frati ebanisti del XVIII secolo. Altre opere d'arte sono andate perdute, come la preziosa statua in alabastro dell’Immacolata e le due tele raffiguranti il Beato Bernardo da Offida e le Anime del Purgatorio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Omonimo del più celebre pittore Domenico Provenzani, del XVII secolo, originario, anch'egli, di Palma di Montechiaro.
  2. ^ Copia fedele della pregevole pala d'altare che si conservava nella vecchia chiesa dei Cappuccini, raffigurante le Stimmate di San Francesco d'Assisi, opera del cosiddetto Zoppo di Ganci.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Samuele Nicosia da Chiaramonte, Memorie storiche dei frati minori cappuccini della provincia monastica di Siracusa, Modica,Tipografia Archimede, 1895.
  • Istituto Studi Acrensi, Guida di Palazzolo Acreide, Palazzolo Acreide (SR), Zangarastampa, 1994.
  • Marcello Cioè, Biblia pauperum: le pale d'altare maggiore nelle chiese cappuccine del Val di Noto, Rosolini, Santocono, 2015, ISBN 978-88-96217-06-1

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]