Convento dei Cappuccini (Palazzolo Acreide)
Convento dei Cappuccini di Palazzolo Acreide (SR) | |
---|---|
Convento dei Cappuccini di Palazzolo Acreide | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Località | Palazzolo Acreide |
Religione | Cattolica |
Titolare | Sacro Cuore di Gesù |
Diocesi | Siracusa |
Il convento dei Cappuccini è un complesso religioso situato a Palazzolo Acreide in provincia di Siracusa.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La fondazione dell'originario convento risale al 1574.
Il sisma del 1693 distrusse gran parte della struttura (resistettero solo due piccoli corridoi al pianterreno) e rase al suolo la chiesa. Il complesso venne presto ricostruito e nel 1710 la chiesa era già riedificata e dedicata alle Stimmate di San Francesco di Assisi. Furono aperte sul lato sinistro della navata due cappelle, la prima dedicata al Crocifisso e la seconda dedicata alla Madonna degli Angeli, successivamente degli Ammalati.
Con la soppressione degli ordini religiosi (1866) l'intero complesso religioso diventò di proprietà del demanio. Risultando impossibile, per i frati, riacquistare l'antico convento, ne fabbricarono uno nuovo, tra il 1888 e il 1895, ad ovest della città, in una contrada denominata "La guardia". Venne edificata pure la chiesa, dedicata al Sacro Cuore di Gesù; inizialmente di modeste dimensioni, poi notevolmente ampliata all'inizio XX secolo.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
La struttura dell'attuale convento si presenta semplice, lineare ma molto capiente.
La chiesa a navata unica, con sei altari minori, conserva quattro tele di buona fattura, realizzate intorno al 1904 dal pittore Domenico Provenzani[1]. Le opere vennero collocate negli altari minori, ed hanno come soggetto, rispettivamente: la Sacra Famiglia con San Giovannino Elisabetta e Zaccaria; Santa Veronica Giuliani; L'Immacolata e Anime del Purgatorio; la Stimmatizzazione di San Francesco d'Assisi[2].
Dell'antico convento unica opera d'arte che si conserva è l’armadio da sacrestia in legno, opera dei frati ebanisti del XVIII secolo. Altre opere d'arte sono andate perdute, come la preziosa statua in alabastro dell’Immacolata e le due tele raffiguranti il Beato Bernardo da Offida e le Anime del Purgatorio.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Omonimo del più celebre pittore Domenico Provenzani, del XVII secolo, originario, anch'egli, di Palma di Montechiaro.
- ^ Copia fedele della pregevole pala d'altare che si conservava nella vecchia chiesa dei Cappuccini, raffigurante le Stimmate di San Francesco d'Assisi, opera del cosiddetto Zoppo di Ganci.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Samuele Nicosia da Chiaramonte, Memorie storiche dei frati minori cappuccini della provincia monastica di Siracusa, Modica,Tipografia Archimede, 1895.
- Istituto Studi Acrensi, Guida di Palazzolo Acreide, Palazzolo Acreide (SR), Zangarastampa, 1994.
- Marcello Cioè, Biblia pauperum: le pale d'altare maggiore nelle chiese cappuccine del Val di Noto, Rosolini, Santocono, 2015, ISBN 978-88-96217-06-1
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Convento dei Cappuccini di Palazzolo Acreide su Lexicon Capuccinum Archiviato il 6 maggio 2021 in Internet Archive.
- Convento dei Cappuccini di Palazzolo Acreide su Provincia frati cappuccini Siracusa