Consolazioni
Le Consolazioni (in tedesco Tröstungen) sono una serie di sei opere per pianoforte di Franz Liszt. Le composizioni prendono lo stile dei Notturni[1] e ognuna ha il proprio stile distintivo.[2] Ogni Consolazione è composta nella tonalità di Mi maggiore o Re♭ maggiore. Mi maggiore è una tonalità usata regolarmente da Liszt per temi religiosi.[3][4]
Esistono due versioni di Consolazioni. La prima (S.171a) fu composta da Liszt tra il 1844 e il 1849[5] e pubblicata nel 1992 da G. Henle Verlag.[5] La seconda (S.172) fu composta tra il 1849 e il 1850[6] e pubblicato nel 1850 da Breitkopf & Härtel, contenente la famosa Consolazione N. 3, Lento placido, in Re♭ Maggiore.[3][7][8]
Titolo
[modifica | modifica wikitesto]L'ispirazione del nome Consolazioni potrebbe essere stata la poesia di Lamartine "Une larme, ou Consolation" dalla collezione Harmonies poétiques et religieuses (Armonie poetiche e religiose).[3] Il ciclo pianistico Harmonies poétiques et religieuses è basato sulla raccolta di poesie di Lamartine.[4] Un'altra possibile ispirazione per il titolo sono le Consolazioni dello storico letterario francese Charles Augustin de Sainte-Beuve.[6][9] Le Consolazioni di Sainte-Beuve, pubblicate nel 1830, sono una collezione di poesie del periodo romantico in cui l'amicizia è esaltata come consolazione per la perdita della fede religiosa.[10]
Consolazioni S.171a
[modifica | modifica wikitesto]Le Consolazioni S.171a consistono in sei composizioni solistiche per pianoforte.[11]
- Andante con moto (Mi maggiore)
- Un poco più mosso (Mi maggiore)
- Lento, quasi recitativo (Mi maggiore / Do♯ minore[11])
- Quasi Adagio, cantabile con devozione (Re♭ maggiore)
- Andantino (Mi maggiore) – "Madrigal"
- Allegretto (Mi maggiore)
Composte tra il 1844 e il 1849,[5] costituiscono la prima versione delle Consolazioni e furono pubblicate per la prima volta nel 1992 da G. Henle Verlag.[12] I manoscritti si trovano presso gli archivi Goethe e Schiller a Weimar.[12]
La terza Consolazione è un arrangiamento di una canzone popolare ungherese che sarebbe stata successivamente riutilizzata da Liszt nella sua Rapsodia Ungherese N. 1.[13] La quinta Consolazione è la prima delle composizioni e risale al 1844. In un primo manoscritto, la quinta Consolazione è intitolata “Madrigal”.[11][14] Liszt dedicò la Madrigal a un suo amico, un intendente di Weimar di nome M. de Ziegäser.[14]
Consolazioni S.172
[modifica | modifica wikitesto]Le Consolazioni S.172 consistono in sei composizioni solistiche per pianoforte.[13]
- Andante con moto (Mi maggiore)
- Un poco più mosso (Mi maggiore)
- Lento placido (Re♭ maggiore)
- Quasi Adagio (Re♭ maggiore)
- Andantino (Mi maggiore)
- Allegretto sempre cantabile (Mi maggiore)
Composte tra il 1849 e il 1850,[6] sono la seconda versione delle Consolazioni. Questa versione è più conosciuta della prima e fu pubblicata nel 1850 a Lipsia da Breitkopf & Härtel.[5] Rispetto alla prima versione, la terza Consolazione fu sostituita con una nuova Consolazione (Lento placido in Re♭ maggiore) e le restanti furono semplificate.[12]
Consolazioni N. 1 e 2
[modifica | modifica wikitesto]La prima delle Consolazioni è in mi maggiore ed è inizialmente contrassegnata con Andante con moto. La più breve della raccolta, composta da sole 25 misure, ha un'apertura identica a un'altra opera di Liszt, l'Album-Leaf (Première Consolation), S.171b.[11] Anche la Consolazione n. 2 è in Mi maggiore e inizialmente è contrassegnata da Un poco più mosso. Spesso viene suonata subito dopo la prima, senza interruzioni.
Consolazione N. 3
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La terza Consolazione è in Re♭ maggiore ed è inizialmente contrassegnata con Lento placido. È la più popolare delle Consolazioni.[3][7][8]
Il suo stile è simile ai Notturni di Chopin;[3] in particolare, sembra essersi ispirato al Notturno Op. 27 N. 2.[9] La somiglianza tra le due composizioni è stata interpretata come tributo a Chopin che morì nel 1849, un anno prima della pubblicazione delle Consolazioni. Questa terza Consolazione è tuttavia una delle numerose opere di Liszt che assumono uno stile che ricorda Chopin; alcuni esempi includono le Polacche, la Berceuse, la Mazurche e le Ballate di Liszt.[6]
Nel 1883, anni dopo aver composto la Consolazione, Liszt ricevette un pianoforte a coda dalla Steinway & Sons con un design che includeva un pedale del sostenuto.[15] Liszt iniziò a trascrivere questa Consolazione per il nuovo pedale del sostenuto e in una lettera a Steinway scrisse:
Liszt raccomandava un uso parsimonioso del pedale del sostenuto nell'interpretazione di questa Consolazione e si esprimeva sull'effetto positivo che avrebbe avuto sui passaggi più tranquilli.[15]
Consolazione N. 4
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La consolazione N. 4 è in Re♭ maggiore ed è inizialmente contrassegnata come Quasi adagio. Composta nel 1849, è conosciuta anche come Stern-Consolation (Consolazione della stella) per via della stella bianca a sei punte che appare sullo spartito.[3] La Consolazione è stata ispirata da un Lied scritto da Maria Pavlovna, la granduchessa di Sassonia-Weimar-Eisenach. L'atmosfera della composizione è stata descritta come "chieso-religiosa" e "come una preghiera".[16]
Liszt successivamente riutilizzò il tema della Consolazione nella sezione Andante sostenuto / Quasi adagio della sua Sonata per pianoforte in si minore.
Consolazione N. 5
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La Consolazione N. 5 è in Mi maggiore. Inizialmente è contrassegnata come Andantino. La Consolazione ha uno stile vocale a cantilena.[2][7] Questa Consolazione contiene la genealogia più antica essendo
stata rielaborata dal Madrigal della precedente quinta versione delle Consolazioni.[11] Rispetto al precedente Madrigal, questa Consolazione:
- è più breve, avendo 56 misure contro le 69 del Madrigal;
- condivide diverse sezioni con melodie simili;
- impiega armonie più semplici;
- ed è ritmicamente meno rigido.
Consolazione N. 6
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La sesta e ultima Consolazione è in Mi maggiore. Inizialmente è contrassegnata con Allegretto sempre cantabile. È la più lunga delle con un totale di 100 battute ed la più impegnativa dal punto di vista tecnico.[7] Il pezzo è stato descritto da Carl Lachmund, uno degli studenti di Liszt, come più caratteristico dello stile di Liszt.[17] Lachmund fornisce informazioni sullo stile in cui Liszt suonò la Consolazione, affermando:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Carl Lachmund, Living with Liszt: From the Diary of Carl Lachmund, an American Pupil of Liszt, 1882-1884, Pendragon Press, 1995, ISBN 978-0-945193-56-2. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b (EN) Franz Liszt e Maurice Hinson, Six Consolations, Alfred Music, ISBN 978-1-4574-4347-3. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b c d e f (EN) Ben Arnold, The Liszt Companion, Bloomsbury Academic, 30 giugno 2002, ISBN 978-0-313-30689-1. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b (EN) Paul Merrick, Revolution and Religion in the Music of Liszt, CUP Archive, 5 febbraio 1987, ISBN 978-0-521-32627-8. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b c d Mária Eckhardt, Zur Entstehungsgeschichte der "Consolations" von Franz Liszt, in Studia Musicologica Academiae Scientiarum Hungaricae, vol. 34, n. 3/4, 1992, pp. 449-457, DOI:10.2307/902295. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b c d (EN) Alan Walker, Franz Liszt: The Weimar years, 1848-1861, Cornell University Press, 1987, ISBN 978-0-8014-9721-6. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b c d (EN) Jane Magrath, Pianists Guide to Standard Teaching and Performance Literature, Alfred Music, 1995, ISBN 978-1-4574-3897-4. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b (EN) Maurice Hinson, The Pianist's Dictionary, Indiana University Press, 2004, ISBN 978-0-253-21682-3. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b (EN) Maurice Hinson, Anthology of romantic piano music: intermediate to early advanced works by 36 composers, Alfred Music Publishing, 2003-07, ISBN 978-0-7390-3287-9. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ (EN) Christopher John Murray, Encyclopedia of the Romantic Era, 1760-1850, Taylor & Francis, 2004, ISBN 978-1-57958-361-3. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b c d e (EN) Liszt: The complete music for solo piano, Vol. 36 - Excelsior!. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b c G. Henle Publishers | Classical Music in Urtext Editions | Franz Liszt | Consolations (including first edition of the first version), su henle.com. URL consultato il 19 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b (EN) Liszt: The complete music for solo piano, Vol. 9 - Sonata, Elegies & Consolations. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b E. Helm, A Newly Discovered Liszt Manuscript, in Studia Musicologica Academiae Scientiarum Hungaricae, vol. 5, n. 1/4, 1963, pp. 101-106, DOI:10.2307/901533. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ a b (EN) Joseph Banowetz e Dean Elder, The Pianist's Guide to Pedaling, Indiana University Press, 1985, ISBN 978-0-253-20732-6. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ (EN) Franz Liszt e Maurice Hinson, Six Consolations, Alfred Music, ISBN 978-1-4574-4347-3. URL consultato il 21 novembre 2023.
- ^ (EN) Carl Lachmund, Living with Liszt: From the Diary of Carl Lachmund, an American Pupil of Liszt, 1882-1884, Pendragon Press, 1995, ISBN 978-0-945193-56-2. URL consultato il 21 novembre 2023.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Consolazioni S. 172 : Partiture su International Music Score Library Project
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