Comune sparso

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Un comune sparso è un comune italiano la cui denominazione è diversa da quella della frazione in cui ha sede l'ente locale[1].

Esistono, in sostanza, due diverse tipologie di comune sparso:

  • comuni aventi una propria denominazione differente da quelle delle rispettive frazioni: ad esempio Monrupino, che ha come frazioni Col (sede comunale), Fernetti e Repen, ma nessuna frazione denominata Monrupino[2].
  • comuni aventi la medesima denominazione di una loro frazione che tuttavia non è sede comunale: ad esempio Trevignano, che ha come frazioni Trevignano, Falzè, Musano e Signoressa, ma delle quali è Falzè la sede comunale[1][3].

Talvolta lo statuto non prevede affatto l'esistenza del capoluogo e, pertanto, il municipio non è strettamente legato a una località specifica, anche se, di solito, esiste una sede comunale stabile. È il caso, ad esempio, di Ivano-Fracena, per il quale si specifica che non è riconosciuto alcun capoluogo e che gli uffici comunali si trovano, simbolicamente, a metà strada tra le due frazioni[4].

Nelle mappe IGM il nome di un comune sparso è riportato in orizzontale e a lettere distanziate, in modo da poterlo riferire a tutte le sue località abitate (o, perlomeno, alla maggior parte). La località in cui si trova il municipio è indicata con la scrittura Sede Comunale tra parentesi[5].

Note

  1. ^ a b Documento dell'Istituto Geografico Militare - giugno 2006 (ultima visita: 12 settembre 2009)
  2. ^ Comune di Monrupino - Statuto
  3. ^ Comune di Trevignano - Statuto
  4. ^ Comune di Ivano-Fracena - Statuto
  5. ^ Andrea Cantile, Norme toponomastiche nazionali (PDF), su igmi.org, Istituto Geografico Militare. URL consultato il 3 maggio 2014.

Voci correlate

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