Collegio elettorale di Bollate (Regno di Sardegna)

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Bollate
collegio elettorale
StatoBandiera del Regno di Sardegna Regno di Sardegna
CapoluogoBollate
Elezioni perCamera dei deputati
ElettiDeputati
Tipologiauninominale

Il collegio elettorale di Bollate è stato un collegio elettorale uninominale del Regno di Sardegna.

Dati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Nel collegio si svolsero votazioni solo per la VII legislatura.

VII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 387 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale del 20 novembre 1859, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 92) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
25 marzo 1860
Voti%
Carlo Clerici6569,89
Enrico Cernuschi2830,11
Iscritti188100,00
↳ Votanti (% su iscritti)11159,04
 ↳ Voti validi (% su votanti)9383,78
 ↳ Voti non validi (% su votanti)1816,22
↳ Astenuti (% su iscritti)7740,96
Elezione suppletiva
PartitoCandidatoPrimo turno
1º luglio 1860
Ballottaggio
5 luglio 1860
Voti%Voti%
Paolo Emilio Beretta37,892251,16
Giuseppe Levi3284,212148,84
Voti dispersi37,89
Iscritti189100,00189100,00
↳ Votanti (% su iscritti)3820,115026,46
 ↳ Voti validi (% su votanti)38100,004386,00
 ↳ Voti non validi (% su votanti)00,00714,00
↳ Astenuti (% su iscritti)15179,8913973,54

Il deputato Clerici si dimise il 16 maggio 1860 e il collegio fu riconvocato.

«Onorevole signor Presidente,
le impressioni prodotte in me dagli eventi posteriori all'apertura del Parlamento mi diedero la convinzione profonda che il silenzio sarebbe più proficuo della discussione nel dirigere le sorti della nazione. Dobbiamo infatti alla dittatura del Re la guerra che in parte ci ha redenti, alle cospirazioni che s'impossessarono delle forti tendenze dei popoli la libertà che si propaga nel centro e nel mezzodì della penisola, ed alla muta volontà dell'imperatore dei Francesi la forza che avvalora le nostre aspirazioni. Purtroppo gli argomenti di critica e di censura non mancherebbero a chi volesse approfittare dell'Assemblea per manifestare la sfiducia che nasce alla presenza di un Governo non corrispondente all'insieme della nazione e spesso alle leggi trasmesse dalle tradizioni italiane e preziose d'accumulato sapere; ma da che il moto attuale fu incominciato senza Parlamento, in quanto a me desidero sia continuato e che la responsabilità resti ai capi suoi, i quali non potranno al certo tacciarmi d'essere stato loro d'impedimento. La prego adunque, onorevole signore, di trasmettere all'illustre Assemblea la mia rinuncia al mandato legislativo e la espressione del mio più profondo rispetto.
Milano, il 15 maggio 1860.
Carlo Clerici, deputato di Bollate.»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1848-1897. Indice generale degli atti parlamentari. Storia dei collegi elettorali, Roma, 1898.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]