Codice Vittorio Emanuele 1189
Codice Vittorio Emanuele 1189 manoscritto | |
---|---|
Opera | Vite dei Santi Padri, libri I-IV |
Amanuense | Francesco di Ser Nardo da Barberino |
Epoca | c. 1326-1350 |
Dimensioni | 37,7 × 25,5 cm |
Fogli | 29 fascicoli |
Il Codice Vittorio Emanuele 1189 è un codice contenente la Vita dei Santi Padri, realizzato nella prima metà del XIV secolo da Francesco di Ser Nardo da Barberino.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il codice, conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, è stato attribuito a Francesco di Ser Nardi da Barberino (le cui iniziali sono presenti poco dopo il colophon), copista famoso per aver trascritto alcune copie della Commedia di Dante. Venne realizzato in una data imprecisa tra il 1326 e il 1350, contiene le Vite dei Santi Padri, libri I-IV, volgarizzamento ad opera di Domenico Cavalca[1]. Le vicende relative al codice sono ignote: si sa che fu acquistato ad un'asta a Roma nel 1933[2].
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Manoscritto membranaceo conservato ottimamente e misurante 377 x 255 millimetri, è composto da 29 fascicoli in cui il testo è disposto su due colonne. La scrittura è una gotica libraria, estremamente elegante, è arricchita da una preziosa colorazione delle lettere a seconda della loro posizione nel testo. Le lettere capitali sono istoriate e arricchite da motivi floreali[2]. Per quanto riguarda la decorazione e la miniatura, sono stati riconosciuti un maestro vicino alla scuola senese; il Maestro delle Effigi domenicane; ed infine Pacino da Bonaguida[3].
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Sandro Bertelli, Dentro l’officina di Francesco di ser Nardo da Barberino, in L’Alighieri. Rassegna dantesca, vol. 47, luglio-dicembre 2006, pp. 77-90, ISSN 0516-6551 . URL consultato il 15 agosto 2018.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Vitt.Em.1189 - scheda manoscritto, su manus.iccu.sbn.it, Istituto Centrale per il catalogo unico. URL consultato il 15 agosto 2018.