Cliché (tipografia)
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Nella tecnica di stampa, il cliché (o stereotipo) è una lastra di zinco recante una figura in rilievo e a rovescio, utilizzata come matrice per la riproduzione tipografica di disegni e immagini[1].
La matrice ha il compito di trasferire sul supporto da stampare (ad es. un foglio di carta) l'inchiostro che gli viene a sua volta ceduto da un rullo in gomma inchiostrato. Oggi si usa, abbastanza impropriamente, il nome cliché anche per le lastre di fotopolimero che si usano nella stampa flessografica e che sono inchiostrate mediante il contatto diretto con un rullo denominato Anilox. Anche in questo caso la stampa é diretta.
La tecnica fu inventata nel 1725 da William Ged, orafo e tipografo scozzese[2].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Giuliano Vigini, Glossario di biblioteconomia, Editrice Bibliografica, p. 35.
- ^ William Ged (1690, Edinburgh —Oct. 19, 1749, Leith, Midlothian), , Encyclopaedia Britannica
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- cliché, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Cliché, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.