Clare Winger Harris

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Clare Winger Harris

Clare Winger Harris[1] (Freeport, 18 gennaio 1891Pasadena, 26 ottobre 1968) è stata una scrittrice statunitense. È stata una delle prime scrittrici di fantascienza i cui racconti sono stati pubblicati negli anni '20. È considerata la prima donna ad aver pubblicato storie con il proprio nome su riviste di fantascienza.[2][3] Le sue storie spesso trattano personaggi ai "confini dell'umanità" come i cyborg.[4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Clare Winger nacque nel 1891 a Freeport[5] e in seguito frequentò lo Smith College nel Massachusetts. Suo padre Frank Stover Winger era un ingegnere elettrico che aveva anche un interesse per la scrittura di fantascienza: nel 1917 pubblicò un romanzo intitolato The Wizard of the Island.

Nel 1912 Clare sposò Frank Clyde Harris,[6] un architetto e ingegnere che prestò servizio nella prima guerra mondiale e che fu ingegnere capo presso la Loudon Machinery Company in Iowa.[7]

Harris smise di scrivere storie dopo il 1933. Viveva ancora a Lakewood nel 1935 e, secondo un'intervista con suo nipote, lei e Frank "rimasero insieme finché i loro figli non furono adulti".[8] Nel 1940 i registri dei censimenti statunitensi mostrano che Clare W. Harris era divorziata e viveva a Pasadena, in California, dove visse per il resto della sua vita. Pubblicò privatamente una raccolta delle sue storie nel 1947, ma per il resto si sa poco degli ultimi decenni della sua vita. Morì nel 1968 a Pasadena.[1]

Carriera di scrittrice[modifica | modifica wikitesto]

Harris debuttò come scrittrice nel 1923 con un romanzo storico intitolato Persephone of Eleusis: A Romance of Ancient Greece. Il resto del suo lavoro sarebbe stato molto diverso, in quanto consisteva interamente di racconti di fantascienza.

Pubblicò il suo primo racconto The Runaway World nel numero di luglio 1926 di Weird Tales.[9] Nel dicembre dello stesso anno presentò una storia per un concorso organizzato dall'editore di Amazing Stories Hugo Gernsback dal titolo The Fate of the Poseidonia,[2] classificata al terzo posto.[10]

In totale pubblicò 11 racconti su riviste pulp, la maggior parte dei quali in Amazing Stories (sebbene pubblicasse anche in altre riviste come Science Wonder Quarterly). Scrisse le sue opere più acclamate negli anni '20. Nel 1930 smise di scrivere a causa dei suoi doveri di madre.[3][11] Tuttavia pubblicò un racconto nel 1933 intitolato The Vibrometer apparso in un opuscolo ciclostilato chiamato Science Fiction. I redattori Jerry Siegel e Joe Shuster all'epoca erano studenti delle superiori a Cleveland.[12]

Nel 1947 tutti suoi racconti eccetto The Vibrometer furono raccolti in Away from the Here and Now. Una collezione del 2019 intitolata The Artificial Man and Other Stories include anche The Vibrometer.[12] Le sue storie sono state anche ristampate in antologie come Daughters of Earth: Feminist Science Fiction in the 20th Century (con un saggio critico), Sci-Fi Womanthology, Amazing Science Fiction Anthology: The Wonder Years 1926-1935 e Gosh Wow! Sense of Wonder Science Fiction.

Inoltre fu suo uno dei primi tentativi di classificare la fantascienza quando, nel numero di agosto 1931 di Wonder Stories, elencò 16 temi di fantascienza di base, tra cui "viaggi spaziali interplanetari", "avventure su altri mondi" e "la creazione di vita sintetica ".[13]

Visione critica e influenza[modifica | modifica wikitesto]

Quando Gernsback pubblicò il primo racconto di Harris in Amazing Stories, elogiò il suo modo di scrivere mentre esprimeva anche stupore del fatto che una donna potesse scrivere una buona fantascienza: "Il fatto che il vincitore del terzo premio si dimostri di essere una donna è stata una delle sorprese del concorso, perché, di regola, le donne non sono dei buoni scrittori scientifici, perché la loro educazione e le tendenze generali sulle questioni scientifiche sono generalmente limitate. Ma l'eccezione, come al solito, conferma la regola, l'eccezione in questo caso è straordinariamente impressionante."[10][14][15] Per molti anni Harris affermò di essere stata la prima donna scrittrice di fantascienza negli Stati Uniti[11], anche se ricerche successive hanno dimostrato che questo non era vero, poiché Gertrude Barrows Bennett, scrivendo sotto lo pseudonimo di Francis Stevens, pubblicava storie di fantascienza già nel 1917. Si noti che la vera identità di "Francis Stevens" non fu conosciuta pubblicamente fino al 1952, molto tempo dopo che la carriera di Harris e Bennett fosse terminata.

Harris è spesso accreditata con la distinzione più ristretta di essere la prima donna statunitense a pubblicare storie su riviste di fantascienza con il proprio nome.[4][11]

Nonostante avesse pubblicato solo una manciata di racconti, quasi tutti furono ristampati nel corso degli anni. Di questi, The Miracle of the Lily è stato il più ristampato e lodato da molti critici, con Richard Lupoff che ha detto che la storia avrebbe "vinto il Premio Hugo per il miglior racconto breve, se il premio fosse esistito allora".[16][17] Lupoff ha anche scritto che "[mentre] il lettore di oggi può trovare la sua prosa scricchiolante e antiquata, le storie pullulano positivamente di idee ancora fresche e provocatorie.[17][18]

Anche The Fate of the Poseidonia è stato ristampato più volte ed è considerato uno dei primi esempi di una storia di fantascienza con un'eroina.[19] Altre storie di Harris sono anche note per la presenza di forti personaggi femminili, come Sylvia, pilota di aeroplani e meccanica in The Ape Cycle (1930).

In quanto prima donna americana a pubblicare su riviste di fantascienza con il suo nome e grazie al suo abbraccio di personaggi e temi femminili, negli ultimi anni è stata riconosciuta come una pioniera della fantascienza femminile e femminista.[15]

Il suo lavoro è stato presentato al Pasadena History Museum nel 2018 come parte di una mostra intitolata "Dreaming the Universe: The Intersection of Science, Fiction, & Southern California". [20]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Persephone of Eleusis: A Romance of Ancient Greece (1923)

Collezioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Away from the Here and Now: Stories in Pseudo-Science (Philadelphia: Dorrance, 1947)
  • The Artificial Man and Other Stories (Belt Publishing, February 2019)

Storie brevi[modifica | modifica wikitesto]

(Storie incluse in Away from the Here and Now ).

(Incluso in The Artificial Man and Other Stories ).

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Literary Hub, https://lithub.com/meet-the-reclusive-woman-who-became-a-pioneer-of-science-fiction/. URL consultato il 27 marzo 2019.
  2. ^ a b Jane Donawerth, Teaching Science Fiction by Women (subscription required), in The English Journal, vol. 79, n. 3, 1990, pp. 39–46, DOI:10.2307/819233.
  3. ^ a b Cynthia J. Davis e Kathryn West, Women Writers in the United States: A Timeline of Literary, Cultural, and Social History, Oxford University Press, 1996, p. 229, ISBN 978-0-19-509053-6.
  4. ^ a b John Chute, Peter Nicholls (a cura di), The Encyclopedia of Science Fiction, St. Martin's Press, 1993, p. 544, ISBN 978-0-312-13486-0.
  5. ^ Social Security Death Record for Clare Winger Harris, SS# 550-34-7527, accessed April 2, 2007.
  6. ^ (DE) feministische-sf.de, http://www.feministische-sf.de/einzelne_autorinnen/fsf_clare-winger-harris.html.
  7. ^ James Harris-Mary Cherry Family, PART 3, POSTERITY CHAPTER VI, Isaiah M. Harris-Wilkerson-Murrell Descendants, accessed April 2, 2007.
  8. ^ https://lithub.com/meet-the-reclusive-woman-who-became-a-pioneer-of-science-fiction/
  9. ^ sfsite.com, http://www.sfsite.com/fsf/bibliography/fsfstorieswhen199803.htm.
  10. ^ a b c clare Harris, "The Fate of the Poseidonia". Amazing Stories., 1927, pp. 245–252, 267.
  11. ^ a b c Copia archiviata, su sfsite.com, 1998. URL consultato il 19 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  12. ^ a b Copia archiviata, su tangentonline.com. URL consultato il 27 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2019).
  13. ^ Letter/essay from Clare Winger Harris, Wonder Stories, August 1931. An excerpt of this letter is reprinted on Google Groups here Archiviato il 20 ottobre 2007 in Internet Archive., accessed March 30, 2007.
  14. ^ Justine Larbalestier, "Introduction to Clare Winger Harris's "The Fate of the Poiseidonia"". Daughters of Earth: Feminist Science Fiction in the Twentieth Century, 2006, p. 1.
  15. ^ a b Justine Larbalestier (a cura di), Introduction to Clare Winger Harris's "The Fate of the Poiseidonia", in Daughters of Earth: Feminist Science Fiction in the Twentieth Century, Wesleyan University Press, 2006, p. 1, ISBN 978-0-8195-6676-8.
  16. ^ "Science Fiction Timelines, 1920-30", Magic Dragon Multimedia, p. 1.
  17. ^ a b Clare Harris, "The Miracle of the Lily". Amazing Storie, 1928, pp. 48-55.
  18. ^ "Curiosities, F&SF, July 1998
  19. ^ Jane Donawerth, Illicit Reproduction: Clare Winger Harris's 'The Fate of the Poiseidonia', in Justine Larbalestier (a cura di), Daughters of Earth: Feminist Science Fiction in the Twentieth Century, Wesleyan University Press, 2006, ISBN 978-0-8195-6676-8.
  20. ^ (EN) Copia archiviata, su Pasadena Museum of History. URL consultato il 27 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2019).
  21. ^ Sam Moskowitz, How "Superman" Was Born, in Future Science Fiction, vol. 37, June 1958, pp. 122.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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