Claire Messud

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Claire Messud nel 2009

Claire Messud (Greenwich, 8 ottobre 1966) è una scrittrice statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata nel 1966 a Greenwich, nel Connecticut,[1] vive e lavora a Boston assieme al marito, il critico letterario James Wood, e due figli[2].

Cresciuta tra Canada, Stati Uniti e Australia[3], ha ottenuto un Bachelor of Arts nel 1987 all'Università Yale e un Master of Arts nel 1987 all'Università di Cambridge[4].

Ha esordito nel 1995 con il romanzo When the World Was Steady[5] arrivando finalista al Premio PEN/Faulkner per la narrativa[6].

In seguito ha dato alle stampe altri 5 romanzi e due racconti lunghi vincendo l'Encore Award nel 2000 con L'innocenza perduta di Sagesse[7] ed entrando nella longlist del Booker Prize nel 2006 con I figli dell'imperatore[8].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • When the World Was Steady (1995)
  • L'innocenza perduta di Sagesse (The Last Life, 1999), Casale Monferrato, Piemme, 2001 traduzione di Maria Clara Pasetti ISBN 88-384-4737-3.
  • The Professor's History (2006)
  • I figli dell'imperatore (The Emperor's Children, 2006), Milano, Mondadori, 2007 traduzione di Silvia Pareschi ISBN 978-88-04-56307-5.
  • La donna del piano di sopra (The Woman Upstairs), Torino, Bollati Boringhieri, 2013 traduzione di Silvia Pareschi ISBN 978-88-339-2448-9.
  • La ragazza che brucia (The Burning Girl, 2017), Torino, Bollati Boringhieri, 2018 traduzione di Costanza Prinetti ISBN 978-88-339-2949-1.

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • La donna del martedì (A Simple Tale, 2001), Torino, Bollati Boringhieri, 2015 traduzione di Manuela Faimali ISBN 978-88-339-2642-1.
  • La paura del desiderio (The Hunters, 2001), Torino, Bollati Boringhieri, 2016 traduzione di Manuela Faimali ISBN 978-88-339-2662-9.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Biografia, bibliografia e citazioni, su goodreads.com. URL consultato il 1º giugno 2018.
  2. ^ Scheda dell'autrice, su illibraio.it. URL consultato il 1º giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2017).
  3. ^ Claire Messud: la furia di Nora, su letteratura.rai.it. URL consultato il 1º giugno 2018.
  4. ^ (EN) Claire Messud - Senior Lecturer, su english.fas.harvard.edu, 1º giugno 2018. URL consultato il 1º giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2018).
  5. ^ (EN) James Marcus, Unhappily Ever After, su nytimes.com, 24 settembre 1995. URL consultato il 1º giugno 2018.
  6. ^ (EN) Profilo della scrittrice, su bookbrowse.com. URL consultato il 1º giugno 2018.
  7. ^ The Europa Directory of Literary Awards and Prizes a cura di Susan Leckey, p. 89, p. 89.
  8. ^ (EN) Claire Messud: Manhattan before the catastrophe, su independent.co.uk, 3 settembre 2006. URL consultato il 1º giugno 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN119451282 · ISNI (EN0000 0000 8188 4477 · SBN TSAV021334 · Europeana agent/base/89119 · LCCN (ENn95012238 · GND (DE122855701 · BNF (FRcb136042662 (data) · J9U (ENHE987007297918005171 · NSK (HR000524294 · NDL (ENJA01119519 · CONOR.SI (SL113655395 · WorldCat Identities (ENlccn-n95012238