Amorphotheca resinae

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Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Ascomycota
Sottodivisione Pezizomycotina
Classe Eurotiomycetes
Ordine Incertae sedis
Famiglia Amorphothecaceae
Genere Amorphotheca
Specie A. resinae
Nomenclatura binomiale
Amorphotheca resinae
Parbery, 1969

Amorphotheca resinae Parbery, Aust. J. Bot. 17: 340 (1969) è un fungo ascomicete conosciuto come fungo del cherosene o del creosoto per la sua capacità di crescere su una varietà di substrati inospitali, tra cui cherosene, legno trattato con conservanti, metalli pesanti, resina di conifere, bitume ed asfalto.

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Le colonie di questo fungo crescono fino a 2-3 mm di diametro in un periodo di dieci giorni in coltura a 20 °C su agar agar. Essa sono di colore che va dal grigio pallido al marrone oliva quando viste da sopra e di colore marrone-oliva scuro sul retro. Lo stato anamorfico di A. resinae è polimorfico ed è costituito da una serie di morfotipi geneticamente instabili compresi tra due forme estreme: A. resinae f. avellaneum e A. resinae f. resinae. In tutti i morfotipi i conidiofori sono spessi 3-6 µm. La forma dominante, f. avellaneum, è caratterizzata da catene a breve diramazione di 2-3 blastoconidi che emergono a triplette dalla diramazione principale. I conidiofori variano notevolmente in lunghezza, da 30 µm 1250 µm; quelli della f. resinae sono più lunghi, e meno variabili in lunghezza, rispetto a quelli della f. avellaneum (1000-2000 µm). Questo morfotipo, rispetto al primo, è composto da una lunga catena di 20 o più blastospores, con pochissime diramazioni laterali.

Gli ascocarpi maturi del teleomorfo sono costituiti da peridi sclerotoidi neri, con diametro di 500-1000 µm, ciascuno dei quali racchiude una cavità piena di ascospore libere. Nelle colture in agar, questi ascocarpi si trovano di solito dentro il substrato sotto il micelio vegetativo.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

L'A. resinae ha la capacità di bonificare suoli contaminati da insetticidi, come il DDT, è associato alla biodegradazione di prodotti petroliferi e, producendo biosurfattanti, può essere utilizzato come alternativa ai detergenti chimici.

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Cladosporium avellaneum G.A. de Vries, Contrib. Knowledge of the Genus Cladosporium Link ex Fries: 56 (1952)
  • Cladosporium avellaneum f. albidum G.A. de Vries, Contrib. Knowledge of the Genus Cladosporium Link ex Fries: 56 (1952)
  • Cladosporium resinae (Lindau) G.A. de Vries, Antonie van Leeuwenhoek 21: 167 (1955)
  • Cladosporium resinae f. albidum (G.A. de Vries) G.A. de Vries, Leeuwenhoek ned. Tidjdschr. 21(2): 167 (1955)
  • Cladosporium resinae f. avellaneum (G.A. de Vries) G.A. de Vries, Leeuwenhoek ned. Tidjdschr. 21: 167 (1955)
  • Hormoconis resinae (Lindau) Arx & G.A. de Vries, in von Arx, Verh. K. ned. Akad. Wet., 2 Sectie 61(4): 62 (1973)
  • Hormodendrum resinae Lindau, in Rabenhorst, Mem. Mat. Fis. Soc. Ital. Sci. Modena, Pt. Mem. Fis. 8: 699 (1906)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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