Chiesa di San Volfango (Valdaora)

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Chiesa di San Volfango
Kirche St. Wolfgang
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàSorafurcia/Geiselsberg (Valdaora)
Indirizzovia Furcia/Furkelstraße, 39030
Coordinate46°44′51.78″N 12°00′08.95″E / 46.747717°N 12.002485°E46.747717; 12.002485
Religionecattolica
TitolareSan Volfango
Diocesi Bolzano-Bressanone
Inizio costruzioneXIII secolo

La chiesa di San Volfango (in tedesco Kirche St. Wolfgang) è la parrocchiale di Sorafurcia (Geiselsberg), frazione di Valdaora in Alto Adige. Appartiene al decanato di Brunico della diocesi di Bolzano-Bressanone e risale al XIII secolo.[1][2][3][4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Affresco esterno che raffigura San Cristoforo.

La costruzione del luogo di culto nella località di Sorafurcia è legata ad una leggenda popolare che racconta dell'aggressione che un contadino di un maso della zona avrebbe subito da parte di un orso. Dopo essersi salvato questi avrebbe deciso, per rispettare un voto, di far erigere la chiesa.[4]

Storicamente risulta che sin dal 1221 l'abbazia di Novacella, vicino a Bressanone, esercitava i suoi diritti sulla parrocchiale e che, in tempi precedenti, sul sito era presente un altro luogo di culto. Dopo importanti lavori di ricostruzione e ampliamento fu celebrata una seconda consacrazione solenne nel 1484 poi, nel 1785, ebbe un proprio cappellano.[2][3][4] La chiesa dispone anche di un notevole archivio storico.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Interno della navata.

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di Sorafurcia è un edificio in stile tardo gotico che ha nelle sue vicinanza, come è tradizione, il cimitero della comunità.[2][6]

Interno[modifica | modifica wikitesto]

La navata è unica, con struttura tardogotica, suddivisa in tre campate e con parte presbiteriale caratterizzata da campate trapezoidali. Le volte nella zona del catino absidale sono decorate con affreschi attribuiti al pittore Simone da Tésido. L'altare maggiore è in stile gotico. Le decorazioni della Via Crucis e del pulpito sono attribuite al pittore di Bressanone August Valentin.[7][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Herbert Theobald Innerhofer.
  2. ^ a b c Josef Weingartner, pp. 400–401.
  3. ^ a b (EN) Parish Church St. Wolfgang, su suedtirol.info. URL consultato il 14 luglio 2021.
  4. ^ a b c gallorosso.
  5. ^ Obermair, Bedrohtes Kulturgut.
  6. ^ a b Valdaora/Chiesa parrocchiale San Volfango, su rete.comuni-italiani.it. URL consultato il 14 luglio 2021.
  7. ^ Valdaora/Olang, su touringclub.it. URL consultato il 14 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Herbert Theobald Innerhofer, Kirchenkunst in Olang und Geiselsberg, Lana, Tappeiner, 1995, ISBN 9788870731996, OCLC 34802412.
  • (DE) Josef Weingartner, Die Kunstdenkmäler Südtirols. Vol. 1, Oberes Eisacktal, Pustertal, Ladinien, Wien, Hölzel, 1923, OCLC 1070871251.
  • (DE) Hannes Obermair, Bedrohtes Kulturgut vor Ort: Archivbericht aus Geiselsberg, Gemeinde Olang, in Tutela dei beni culturali in Alto Adige 1996, Bolzano: Athesia, 1997, pp. 173–184.

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