Chiesa di San Domenico (Barra)
Chiesa di San Domenico Chiesa di Santa Maria della Sanità | |
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L'interno | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Località | Napoli |
Religione | cattolica |
Arcidiocesi | Napoli |
Inizio costruzione | XVI secolo |
Completamento | XVIII secolo |
La chiesa di San Domenico (o di Santa Maria della Sanità) è una delle chiese storiche di Napoli; è sita in zona periferica, a Barra: uno dei quartieri a oriente della città.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il monastero fondato nel 1584, con originaria dedicazione alla Madonna del Rosario, come dipendenza destinata ai frati del convento domenicano di Santa Maria della Sanità di Napoli.
L’inizio dei lavori è datato 1588 ad opera dei mastri fabbricatori Giulio Giordano, Giovanni Vincenzo e Nicola Nello di Leone. Nel 1610 il convento divenne autonomo con l’elevazione a priorato ed il primo superiore fu l’abate Callisto da Marcianise che decise di ampliarlo. Gli affreschi del convento sono quasi del tutti perduti, restano raffigurazioni di Sorrentino e Iuppariello.
L'edificio di culto fu eretto verso la fine del XVI secolo; in seguito, subì pesanti rimaneggiamenti, soprattutto fra il XVII e il XVIII secolo. Si sa che la sua facciata risale proprio a questo periodo e che sia stata progettata da Francesco Solimena. L'artista, in seguito, verrà sepolto nella chiesa nel 1747 e tutt'oggi, l'edificio sacro custodisce le sue spoglie visibili ancora nell'ipogeo, custodite in una cassetta. Nello stesso ipogeo è presente, di fronte all'altare, la lapide sepolcrale della nobil donna Maria Camilla Cantelmo Stuart Di Tocco, principessa di Pettorano e duchessa di Popoli, morta a Barra il 24 settembre del 1750. Accanto a questa lapide se ne scorge un'altra che riporta un intervento di restauro finanziato dal pronipote della suddetta nobil donna, Francesco Maria Di Tocco Cantelmo Stuart. Qui è anche sepolto Federico Zuccari, inventore e ideatore dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte. Negli ultimi mesi della sua vita, l'astronomo abitò a Barra nella casa di Angelo Cheibis dove morì il 16 dicembre 1817 assistito dal suo amico, lo zoologo Giosuè Sangiovanni, e ricevendo i conforti religiosi da don Gaetano Ascione. Zuccari per sua volontà fu sepolto nella chiesa di san Domenico a Barra.
Il suo interno, presenta tempere d'inizio '900 sulla volta, statue in stucco neoclassiche lungo la navata e varie tele tra le cappelle, il transetto, l'abside e la sacrestia di Francesco Solimena (di sua mano è una Madonna del Rosario con i santi Domenico, Caterina da Siena e Vincenzo Ferrer), Orazio Solimena (La Madonna del Rosario con San Domenico, Santa Rosa da Lima e altri Santi Domenicani e La Battaglia di Muret), Paolo De Majo (La Circoncisione di Gesù) e di ignoti sempre riconducibili alla cerchia del maestro serinese.
La chiesa ed il convento sono da maggio 2019 a disposizione di una comunità di suore, le Adoratrici del Cuore Regale di Gesù Cristo Sommo Sacerdote, guidata da don Similien Waché De Corbie che, dopo il ministero a Rouen, in Francia, si è trasferito a Napoli.
Note
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Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Touring Ed., Napoli, Guide rosse 2007, Codice EAN 9788836543441 (riconoscimento anche da parte del ministero per i beni e le attività culturali)
Voci correlate
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