Chiesa dei Santi Nazaro e Celso (Scaria)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa dei Santi Nazaro e Celso
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàScaria (Alta Valle Intelvi)
IndirizzoVia dei Santi Nazaro e Celso
Coordinate45°59′20.14″N 9°02′18.75″E / 45.988927°N 9.038541°E45.988927; 9.038541
Religionecattolica
TitolareNazaro e Celso
DiocesiComo

La chiesa dei Santi Nazaro e Celso è un edificio di culto cattolico situato a Scaria, nel territorio comunale di Alta Valle Intelvi.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Risalente al XII secolo[1][2] ma rimaneggiata tra i secoli XVI e XVII[3][4][5], la chiesa conserva una decorazione pittorica cinque-seicentesca[1]. All'inizio del XII secolo risale una croce in rame cesellato e dorato[2], impreziosita da gemme, ritrovata nei pressi della chiesa.[6]

Sul lato meridionale esterno, affreschi seicenteschi ornano la parete verso il cimitero dove erano sepolti i fratelli Carloni, illustri figli di Scaria. Innestato sullo stesso lato è il campanile, dotato di bifore divise da una colonnina con capitello a gruccia[2]. Probabile rielaborazione di una precedente torre[1] il campanile (XI secolo[5]) costituiva l'originario accesso alla chiesa[7].

Il portico laterale, aggiunto nel XVII secolo,[4] ospita gli affreschi seicenteschi delle Storie di Santa Marta e di una Incoronata tra santi e la famiglia di Martino Carloni (1646)[5].

All'esterno, il retro della chiesa ospita un'abside a sezione quadrata,[7] innestata su un'analoga struttura a pianta semicircolare.[1][2] Sulle pareti esterne delle natate, tracce di archetti pensili[2].

Internamente, l'abside è abbellita da una Madonna in trono, verso la quale confluisce una schiera di santi e apostoli, affreschi di Giovanni Andrea De Magistris (1516)[8] e degli artisti curegliesi Cipriano e Giovanni Battista Tarilli[9] (1588)[5]. Tra gli affreschi si trova anche una Ultima cena di ispirazione leonardesca, opera ospitata nella seconda campata.[5]

Alle spalle dell'altare, tracce di un fonte battesimale ad immersione.[10]

Nel 1555[11] la chiesa venne elevata alla dignità di parrocchiale di Scaria; attualmente, tale funzione viene espletata in compartecipazione con la chiesa di Santa Maria[12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d TCI, Guida d'Italia [...], p. 320.
  2. ^ a b c d e Tettamanzi, cap. "SS. Nazaro e Celso SCARIA - Como".
  3. ^ Borghese, pp. 255-256.
  4. ^ a b TCI, Le province di Como e Lecco [...], p. 76.
  5. ^ a b c d e Le chiese di Scaria – Museo di Scaria, su sistemamusealediocesicomo.it. URL consultato il 21 dicembre 2023.
  6. ^ Belloni et al., p. 139.
  7. ^ a b Bartolini, p. 259.
  8. ^ Touring club italiano, Le province di Como e Lecco: il Lario, le ville, i parchi, Bellagio, Menaggio, Varenna, Touring Editore, 2003, p. 77, ISBN 978-88-365-2919-3. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  9. ^ Giovanni Battista Tarilli, in Dizionario storico della Svizzera.
  10. ^ Bartolini, pp. 252-253.
  11. ^ Chiesa dei SS. Nazaro e Celso - complesso, Via dei Santi Nazaro e Celso - Lanzo d'Intelvi (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su www.lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 21 dicembre 2023.
  12. ^ Chiesa di S. Maria - complesso, Piazza Carloni - Lanzo d'Intelvi (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su www.lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 21 dicembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Laura Tettamanzi, Romanico in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1981.
  • Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
  • Annalisa Borghese, Lanzo d'Intelvi, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992.
  • Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano), Milano, Touring Editore, 1999, ISBN 88-365-1325-5.
  • Touring Club Italiano (a cura di), Le province di Como e Lecco: il Lario, le ville, i parchi, Bellagio, Menaggio, Varenna, Touring Editore, 2003, ISBN 978-88-365-2919-3.
  • Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]