Cesare Cesariano
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Cesare Cesariano (Milano, 1475 – 1543) è stato un pittore e architetto italiano, rappresentante del periodo di transizione tra l'architettura rinascimentale e quella manieristica[1]..
Biografo
Dopo gli studi compiuti a Milano, dove ebbe come maestro il Bramante lasciò la città intorno al 1490 per gravi problemi familiari e soggiornò in diverse città italiane tra cui Ferrara; dal 1496 visse per un lungo periodo a Reggio Emilia, tanto da essere spesso definito "Cesare da Reggio".
Nei primi anni del Cinquecento lavorò a Parma, dove dipinse la sagrestia di San Giovanni Evangelista.
Dal 1507 visse a Roma dove entrò in contatto con il Perugino, il Pinturicchio e Luca Signorelli.
Svolse gran parte della sua attività a Milano dove rientrò tra il 1512 e il 1513 diventando ingegnere di fortificazioni ed architetto di corte del Duca Massimiliano Sforza[2].
Lavorò ai progetti della chiesa di Santa Maria presso San Celso, suoi sono il portico e i disegni della facciata e progettò parte dell'impianto difensivo del Castello Sforzesco di Milano; collaborò inoltre con la Fabbrica del Duomo, dipingendo la sala dei deputati.
È l'autore della prima traduzione a stampa dell'opera di Vitruvio De architectura pubblicata a Como nel 1521 e ricca di approfonditi commenti.
Nel 1528 ottenne dal governatore spagnolo l'incarico di ingegnere ducale, mentre cinque anni dopo ricevette il riconoscimento di architetto della città di Milano, e infine nel 1535 fu uno dei direttori della fabbrica della cattedrale.[1]
Note
Bibliografia
- Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento. atti del convegno, a cura di A. Rovetta, Milano, Vita e Pensiero, 1996
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