Caudron C.270

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Caudron C.270
Descrizione
TipoAereo da turismo sportivo
Aereo da addestramento
Equipaggio2
ProgettistaPaul Deville
CostruttoreBandiera della Francia Caudron
Data primo volo1931 (C.270)
Esemplarioltre 700
Sviluppato dalCaudron C.230
Dimensioni e pesi
Lunghezza7,67 m
Larghezza9,90 m
Altezza2,76 m
Superficie alare24,0
Peso a vuoto516 !kg
Peso carico780 kg
Propulsione
Motoreun Renault 4Pb
Potenza95 hp (71 kW)
Prestazioni
Velocità max158 km/h
Autonomia500 km
Tangenza4 000 m (13 120 ft)

i dati sono estratti da Jane's Encyclopedia of Aviation[1]

voci di aerei civili presenti su Wikipedia

Il Caudron C.270 Luciole e le sue sottoversioni derivate furono aerei da turismo sportivo monomotori, biposto e biplani, sviluppati dall'azienda aeronautica francese Société des avions Caudron nei primi anni trenta.

Adatta anche a svolgere il ruolo di aereo da addestramento, la serie venne commercializzata in numerose sottoversioni, delle quali la C.275 fu la maggiormente prodotta, essenzialmente caratterizzate dalla diversa scelta del propulsore; benché sviluppato per il mercato dell'aviazione civile da diporto l'aereo fu impiegato anche in ambito militare sia in Francia che nella Spagna repubblicana nell'ambito della guerra civile spagnola.

Il modello si rivelò di grande successo commerciale, venendo costruito in oltre 700 esemplari tra gli anni trenta e l'inizio della seconda guerra mondiale.

Storia del progetto

Intorno al 1930 il governo francese emise un concorso per la fornitura di un nuovo modello di aereo civile da destinare agli aeroclub sparsi nel paese come velivoli da diporto e addestramento, invitando le aziende nazionali a sviluppare un modello adatto allo scopo.

L'ufficio tecnico della Caudron, diretto dall'ingegnere Paul Deville, disegnò un velivolo dall'impostazione convenzionale, un biplano biposto ad abitacoli aperti e carrello fisso, in grado di poter essere equipaggiato con una serie di motorizzazioni leggere dalla diversa architettura del motore radiale o in linea.

Il prototipo, indicato dall'azienda come C.270 e battezzato Luciole, nome che verrà in seguito adottato da tutte le versioni della gamma, venne realizzato nel corso del 1931 e portato in volo per la prima volta nell'ottobre di quell'anno dal pilota collaudatore e pluriprimatista Maurice Finat.[2]

Tecnica

Il modello presenta caratteristiche tecniche e costruttive comuni a tutte le sottoversioni, un'impostazione per l'epoca classica, monomotore a configurazione traente, biplano e carrello fisso.

La fusoliera, ricoperta in tela trattata a differenza del C.230 da cui derivava, in legno, integra i due abitacoli aperti posizionati in tandem, l'anteriore destinato al pilota (o l'allievo) ed il posteriore al passeggero (o istruttore). Posteriormente termina in un impennaggio classico monoderiva con superfici di controllo migliorate rispetto al C.230.

La velatura è del tipo biplana, con piani alari a scalamento neutro e dalla medesima apertura, collegati tra loro da una sola coppia di montanti interalari per lato, struttura ulteriormente irrobustita da tiranti in cavetto d'acciaio. Le ali, realizzate in tre pezzi, con i due esterni incernierati per essere ripiegabili all'indietro per agevolare le operazioni di hangaraggio, presentavano un meccanismo semplificato rispetto al C.230.

Il carrello d'atterraggio era un semplice biciclo anteriore a struttura tubolare ammortizzata, con ruote scoperte che in qualche versione erano dotate di freni per agevolare l'arresto del velivolo dopo l'atterraggio, integrato posteriormente da un lungo pattino d'appoggio posizionato sotto la coda.

La propulsione era affidata ad un singolo motore aeronautico posto sul naso del velivolo, nelle versioni equipaggiate con motore radiale privo di ogni copertura e racchiuso da una cofanatura metallica nelle versioni con motore in linea.

Impiego operativo

Il governo francese stipulò contratti di fornitura per 296 esemplari da destinare al programma di istruzione dei futuri piloti promosso dal Fronte Popolare, indicato come Sections d'Aviation Populaire (SAP). Gli esemplari vennero inoltre presi in carico dall'Armée de l'air, l'aeronautica militare francese, nelle proprie scuole di volo.[2] Durante la seconda guerra mondiale molti esemplari vennero impiegati come aereo da collegamento e quelli che sopravvissero al conflitto vennero convertiti in rimorchiatori per alianti ed assegnati all'École de l'Air presso la base aerea di Salon-de-Provence.

Alcuni esemplari vennero acquistati dal governo della Seconda repubblica spagnola, utilizzati anch'essi come addestratori nelle scuole di volo delle Fuerzas Aéreas de la República Española (FARE). Allo scoppio della guerra civile spagnola ne risultavano operativi cinque esemplari, impiegati inizialmente nelle scuole di Reus e Sabadell e poi dislocati a La Ribera ed El Palmar (Murcia).[2]

Al termine del conflitto tre esemplari ancora in condizioni di volo vennero presi in carico dalla nuova forza aerea del paese, l'Ejército del Aire, e assegnati al Grupo 30, rimanendo in servizio fino a quando la loro obsolescenza suggerì di radiarli per offrirli agli aeroclub nazionali.[2]

Varianti

  • C.270 - prima versione di produzione in serie equipaggiata con un motore radiale Salmson 7Ac, realizzata in 82 esemplari.
    • C.270/1 - versione equipaggiata con radiale Salmson 7Ac2.
  • C.271 - versione equipaggiata con motore Lorraine 5Pc, realizzata in un solo esemplare.
    • C.271/2 - versione equipaggiata con motore Lorraine 5Pb.
  • C.272 - versione equipaggiata con motore in linea Renault 4Pb, realizzata in 52 esemplari.
    • C.272/2 - versione equipaggiata con motore Renault 4Pci e diverso impennaggio, più alto e appuntito, realizzata in 22 esemplari.
    • C.272/3 - versione equipaggiata con motore Renault 4Pdi e ruote dotate di freni, realizzata in 21 esemplari.
    • C.272/4 - versione equipaggiata con motore Renault 4Pei e ruote dotate di freni, realizzata in 15 esemplari.
    • C.272/5 - versione equipaggiata con motore Renault 4Pgi, realizzata in 80 esemplari.
  • C.273 - versione equipaggiata con motore Michel 4A-14, realizzata in 14 esemplari.
  • C.274 - versione equipaggiata con motore Chaise 4Ba realizzata per il Salone internazionale dell'aeronautica di Parigi-Le Bourget del 1932, realizzata in un solo esemplare.
  • C.275 - versione principale di produzione in serie derivata dal C.272/5 ma dotata di ali non ripiegabili, realizzata in 433 esemplari.
  • C.276 - versione equipaggiata con motore de Havilland Gipsy III.
    • C.276H - versione equipaggiata con motore Hirth HM 504A-2 (2 rimotorizzazioni del C.276)
  • C.277 - versione simile al C.272/4 ma dotata di ali non ripiegabili, realizzata in 9 esemplari.
    • C.272R - C.275 rimotorizzato con un Renault 4Po3 dopo il termine del conflitto, una sola conversione realizzata.
  • C.278 - versione dotata di nuovo carrello e motorizzata con un Salmson 9Nc, realizzata per competere al Challenge International de Tourisme 1932, realizzata in un solo esemplare.

Utilizzatori

Bandiera della Francia Francia
Spagna
Bandiera della Spagna Spagna

Note

  1. ^ Taylor 1989, p. 240
  2. ^ a b c d Ejército del Aire, Caudron C.272

Bibliografia

  • (EN) World Aircraft Information Files, London, Bright Star Publishing.
  • (FR) André Hauet, Les Avions Caudron, Editions Lela Presse, 2001, ISBN 2-914017-08-1.
  • (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, London, Studio Editions, 1989, ISBN 0-517-10316-8.

Altri progetti

Collegamenti esterni