Castello di Proh

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Castello di Proh
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
CittàBriona
IndirizzoVia per Oleggio, 9
Coordinate45°32′09.51″N 8°30′40.36″E / 45.535975°N 8.511212°E45.535975; 8.511212
Informazioni generali
TipoCastello medievale
CostruzioneXV secolo-XVI secolo
Condizione attualeBuona
Proprietario attualePrivato
VisitabileSolo esternamente
Sito webComune di Briona
vedi Bibliografia
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Il castello di Proh (pronuncia: prü) sorge in pianura nell'omonima frazione del comune di Briona, al limitare dei primi pendii delle colline novaresi. Fu edificato per volere di Francesco Sforza verso la metà del XV secolo probabilmente non per scopi militari in quanto a breve distanza esistevano già i castelli strategici di Briona, Barengo e Castellazzo Novarese.

Già all'inizio del XII secolo Corrado III di Svevia aveva concesso il feudo ai conti di Biandrate che eressero il cosiddetto "castellaccio" sulle alture retrostanti, andato distrutto nel 1362 durante la guerra tra il marchese del Monferrato e Galeazzo Visconti.

Come il vicino castello di Briona, a metà del 400 passò in feudo ai Tornielli, seguendone le stesse sorti. Nel 1495 fu occupato dall'esercito di Ludovico il Moro.

Nel 1597 passò ai Caccia mentre nel 1672 fu acquistato dai fratelli Cattaneo di Novara. Nell'Ottocento fu trasformato in cascina dalla famiglia Fantoni e, sul finire del secolo, venduto al conte Arese Lucini. Nel XX secolo fu acquistato dapprima dalla famiglia Varelli ed infine passò agli attuali proprietari, i Marelli di Milano.

Vista da nord-ovest

Il castello ha subito nei secoli molteplici sistemazioni. Si presenta a pianta rettangolare asimmetrica con due torri circolari agli angoli nord-est e sud-ovest. In passato era circondato da un fossato, oggi scomparso, e presentava due ingressi dotati di ponte levatoio: una pusterla sul lato est ed una porta carraia ad ovest. Tutto l'edificio presenta un apparato a sporgere con lunghe caditoie decorate a dente di sega e ha un'altezza uniforme, ad esclusione del tratto di cortina tra la torricella d'ingresso e l'inizio del primo fabbricato sul lato orientale.

Come indicato dalla targa apposta all'ingresso, il castello, ormai in rovina, fu restaurato nel 1960, rispettando le forme originarie e ripristinando la torre più alta al lato dell'ingresso principale.

Degli affreschi che decoravano un tempo l'edificio sopravvivono solo un trittico sbiadito sulla parete est del cortile, raffigurante la Madonna col Bambino tra i santi, e lo stemma dei Cattaneo sulla torre sud-ovest.

Bibliografia

  • Comune di Briona - Guida Turistica, su comune.briona.no.it. URL consultato il 24 novembre 2010.
  • Flavio Conti, Castelli e Rocche. Le fortificazione italiane del Medioevo e del Rinascimento, Novara, DeAgostini, 1999.

Voci correlate