Castello di Blandings

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Disambiguazione – Se stai cercando la raccolta di racconti Il castello di Blandings, vedi Il castello di Blandings.
Castello di Blandings
luogo fittizio
Nome originaleBlandings Castle
Creazione
SagaCiclo di Blandings
IdeatoreP. G. Wodehouse
Apparizioniundici romanzi e nove racconti umoristici in tre raccolte di racconti
Caratteristiche immaginarie
Tipoedificio
CapoLord Emsworth

Il castello di Blandings è un luogo fittizio che ricorre spesso nei racconti e nei romanzi dello scrittore umorista inglese P. G. Wodehouse, essendo la casa di campagna di Clarence, nono conte di Emsworth, dimora di molti membri della sua famiglia e ambientazione di numerose storie, scritte tra il 1915 e il 1975, appartenenti alla cosiddetta "Saga dei Blandings"[1].

Paesaggio[modifica | modifica wikitesto]

Nelle storie della "Saga", il castello di Blandings è posto a 2 miglia (3,2 km) dalla cittadina Market Blandings nello Shropshire, una contea dell'ovest dell'Inghilterra. Scriverà Woodehouse nella "Prefazione" del 1969 al romanzo Qualcosa di nuovo[1][2], primo romanzo della "Saga" pubblicato nel 1915[3]:

«Quando scrissi Qualche cosa di nuovo collocai con troppa fretta il castello dei Blandings nello Shropshire, avendo vissuto i giorni più lieti della mia adolescenza nei pressi di Bridgnorth, noncurante delle quattro ore di treno necessarie per raggiungere il cuore di quella contea (almeno ai miei tempi; oggi, senza dubbio, le ferrovie britanniche sono più rapide). Il che non permetteva ai miei personaggi di recarsi a Londra e di ritornare indietro nello stesso pomeriggio — elemento, questo, essenziale ai protagonisti dei miei racconti. Il Kent o il Sussex sarebbero stati indubbiamente più congeniali»

P. G. Wodehouse (foto del 1930, circa)
The Wrekin

Oltre al castello dei Blandings, la cittadina di Market Blandings ha la stazione ferroviaria, un albergo e almeno nove pub. Vicinissimo al castello c'è il piccolo villaggio di Blandings Parva, dove il primo lunedì di agosto si svolge una rumorosa "Festa scolastica"[4]. Nelle vicinanze del castello si trova anche la cittadina di Much Matchingham, dove è posta Matchingham Hall, la residenza di Sir Gregory Parsloe-Parsloe, il rivale di Lord Emsworth. Per andare dalla Stazione di Londra Paddington a Market Blandings un treno rapido impiega circa tre ore e quaranta[5].

Il castello è un imponente edificio del primo periodo dei Tudor, costruito a metà circa del XV secolo e rimaneggiato in stile georgiano agli inizi dell'Ottocento, «la cui storia è ricordata negli annali inglesi, e Viollet-le-Duc ha scritto della sua architettura»[6]. Dai nobili bastioni si può vedere "The Wrekin", una collina, e in lontananza il fiume Severn. Il castello sorge isolato, circondato da un vasto parco e ha all'interno campi da tennis, il giardino delle rose, orti, porcili modello[7]. Nel parco è contenuto il famoso "Yew Alley" (Vialetto dei tassi) ricoperto di muschio (che il giardiniere Angus McAllister vorrebbe ricoprire di ghiaia[8]); il vialetto dei tassi conduce a un boschetto con la rozza casetta del guardiacaccia McTodd (utilizzata da Psmith per nascondere gioielli rubati[9]). La casetta di un altro guardiacaccia, nel bosco occidentale, è stata invece trasformata nella piacevole residenza dell'Imperatrice di Blandings. Il giardino delle rose è un'attrattiva suggestivamente romantica per gli innamorati. Sempre nel parco c'è un piccolo lago, dove Lord Emsworth fa spesso una breve nuotata al mattino[10].

Apley Hall, fotografia eseguita durante i lavori di restauro nel 2001
Stazione ferroviaria di Buildwas (foto del 1962)

Al piano terra del castello, oltre agli alloggi della servitù e alle cucine, si trovano il salone dei ricevimenti, la sala delle armi, la sala del biliardo, numerosi fumoirs, e un piccolo museo dove sono custoditi, fra gli altri, una preziosa Bibbia di Gutenberg e una pallottola proveniente dalla battaglia di Waterloo[11]. Una imponente scala in legno di quercia conduce ai piani superiori dove si trovano le camere degli ospiti, la biblioteca, la galleria dei ritratti degli avi e la pinacoteca. Molte delle numerose camere per gli ospiti non sono state più utilizzate dall'epoca della regina Elisabetta I. Di quelle ancora in uso, la Garden Room è la più raffinata, riservata solitamente agli ospiti più prestigiosi; ha un balcone esterno alle sue porte finestre, a cui si accede facilmente dal giardino tramite un comodo tubo di scarico[12]. Oltre alla biblioteca principale c'è una biblioteca più piccola dove nei giorni di pioggia Lord Emsworth si immerge nella lettura; il suo libro preferito è The Care of the Pig (L'assistenza ai maiali) di Augustus Whiffle[13].

Numerosi sono stati i tentativi di identificare un edificio reale che Wodehouse avrebbe potuto utilizzare come prototipo dell'immaginario Blandings Castle. Sulla base dei dettagli (stazioni ferroviarie, orari, tempi di percorrenza) presenti nelle varie storie della "Saga", lo storico delle ferrovie Michael Cobb ha sostenuto che le coordinate geografiche di Market Blandings dovessero corrispondere a quelle della stazione ferroviaria di Buildwas nello Shropshire; Cobb rilevava inoltre che a meno di 10 km da Buildwas si trova Apley Park (o Apley Hall)[14][15]. Nel 2003 Daryl Lloyd e Ian Greatbatch, due ricercatori del Department of Geography e del Centre for Advanced Spatial Analysis dell'University College di Londra, hanno utilizzato un GIS per analizzare numerosi dati geografici, desunti dalle opere di Wodehouse, e hanno concluso che i criteri geografici erano soddisfatti proprio da Apley Hall un edificio in stile gotico del XIX secolo[16][17].

Abitanti[modifica | modifica wikitesto]

Dimorano nel castello di Blandings:

Clarence Threepwood, Nono Conte di Emsworth
proprietario del castello di Blandings, 59 anni di età, è quasi sempre in giro per il parco di Blandings, ama i fiori e la struttura tradizionale del parco; ama la tranquillità e non vorrebbe essere seccato dai familiari, in particolare le numerose sorelle e i figli; membro del Senior Conservative Club di Londra; ama le competizioni, dapprima come produttore della più grande zucca alla Fiera agricola di Shrewsbury[18], in seguito come allevatore della scrofa più grassa
Figli di Lord Emsworth
  • Hon.[19] George Threepwood, Lord Bosham; figlio primogenito di Lord Emsworth e quindi erede del titolo; marito di Lady Cecily Threepwood, ha due figli: James Threepwood (il maggiore) e George (il cadetto)[20]
  • Hon. Freddie Threepwood, figlio cadetto di Lord Emsworth, 26 anni, si fidanza e poi sposa Aggie Donaldson[21], a sua volta figlia di un milionario americano proprietario della fabbrica di biscotti per cani di cui Freddie diventa venditore[10][22]
  • Lady Mildred Mant, moglie del colonnello Horace Mant[23]
Fratelli Threepwood
  • Hon. Lancelot Threepwood, defunto, padre di Millicent Threepwood
  • Hon. Galahad Threepwood ("Gally"), fratello minore di Lord Emsworth, non coniugato, senza figli
Sorelle Threepwood
  • Lady Ann Warblington è apparsa solo nel primo romanzo della saga (Qualcosa di nuovo) del 1915
  • Lady Charlotte, madre di Jane
  • Lady Constance ("Connie"), vedova del defunto impresario edile americano Joseph Keeble e poi moglie in seconde nozze del milionario americano James Schoonmaker, un amico di Galahad[24], è spesso l'autoritaria castellana di Blandings; senza figli, ha due figliastre: Phyllis Keeble, figlia di primo letto di Joseph Keeble, e Myra Schoonmaker, figlia di primo letto di James Schoonmaker, le quali si sposeranno entrambe contro il volere di Connie rispettivamente con Michael Jackson ("Mike", protagonista dell'omonimo romanzo e amico di Psmith[25]) e con Bill Bailey[26]
  • Lady Diana Phipps, l'unica delle sorelle Threepwood che sia simpatica a Galahad
  • Lady Dora Garland, moglie di Sir Everard Garland e madre di Prudence Garland
  • Lady Florence Moresby, vedova di J. J. Underwood, ha sposato in seconde nozze Kevin Moresby, da cui si è poi separata
  • Lady Georgiana Alcester, proprietaria di quattordici cani, è madre di Gertrude
  • Lady Hermione Wedge, moglie del colonnello Egbert Wedge, ha l'aspetto di una cuoca, ma madre della bellissima Veronica[24][27]
  • Lady Jane, defunta, è madre di Angela[28]
  • Lady Julia Fish, alta e bionda, moglie di Sir Miles Fish e madre di Ronnie Fish
Nipoti
relegate temporaneamente a Blandings di solito per motivi sentimentali, sono numerose. Fra le altre: Angela, figlia della defunta Lady Jane, è fidanzata di James Belford[28]; Gertrude Alcester, figlia ventitreenne di Lady Georgiana, è fidanzata coll Rev. Rupert Bingham, detto Beefy, ma ha un breve flirt col tenore dolce Orlo Watkins[10]
altri parenti dei Threepwood
  • Percy, Lord Stockheath: nipote di Lord Emsworth; non sono noti i nomi dei genitori
  • Algernon Wooster, cugino di Lord Stockheath, probabilmente imparentato con Bertie Wooster
  • Bishop of Godalming, a relative of the Threepwoods
  • Mrs Jack Hale, appartenente a un ramo collaterale della famiglia[23]
  • Ottavo Conte di Emsworth, padre di Clarence[10]
  • Robert, zio di Clarence[10]
  • Claude, cugino di Clarence[10]
  • Alistair, zio materno di Clarence[10]
Dipendenti a Blandings
  • Sebastian Beach: maggiordomo
  • Mrs. Twemlow, governante
  • Segretari: Rupert Baxter, efficiente segretario di Lord Emsworth, indossa occhiali senza montatura, di natura sospettosa. Sono stati segretari di Lord Emsworth per qualche tempo: Montague (Monty) Bodkin; Lavender Briggs; Alexandra Callender (Sandy); Hugo Carmody; Rupert Psmith, Gerald Anstruther Vail
  • Altri domestici: Valletti: Merridew, James, Alfred, Thomas e Stokes; Lustrascarpe: Charles e Henry
  • Autisti: Slingsby; Alfred Voules
  • Giardinieri: Angus McAllister, capo giardiniere scozzese; Thorne, sostituto di McAllister, scozzese
  • Porcari: George Cyril Wellbeloved; James Pirbright; Edwin Pott; Monica Simmons
  • Bibliotecaria: Eve Halliday
Passioni
  • Imperatrice di Blandings (Empress of Blandings): scrofa nera di proprietà di Lord Emsworth, in gara con più bei maiali d'Inghilterra al concorso come maiale più grasso all'ottantasettesima Fiera agricola dello Shropshire
  • Speranza di Blandings (Blandings Hope): zucca di Lord Emsworth, vincitrice del primo premio alla Fiera agricola di Shrewsbury

Opere ambientate nel castello di Blandings[modifica | modifica wikitesto]

Della Saga dei Blandings fanno parte undici romanzi, di cui uno incompiuto, tre raccolte di racconti a cui appartengono nove racconti:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b P.G. Wodehouse, Qualcosa di nuovo, 1991, p. 14.
  2. ^ (EN) P.G. Wodehouse, Preface, in Something Fresh, London, Herbert Jenkins, 1969, ISBN 02-57-66780-6.
  3. ^ (EN) P.G. Wodehouse, Something New, 1ª ed., New York, Appleton, 1915.
  4. ^ Il castello di Blandings, trad. L. Brioschi, BUR, 1984, L'amica di Lord Emsworth, pp. 133.
  5. ^ P.G. Wodehouse, Luna piena, 1996, p. 59.
  6. ^ P.G. Wodehouse, Qualcosa di nuovo, 1991, p. 101.
  7. ^ P.G. Wodehouse, Luna piena, 1996, p. 4.
  8. ^ Il castello di Blandings, trad. L. Brioschi, BUR, 1984, L'amica di Lord Emsworth, pp. 136–137.
  9. ^ P.G. Wodehouse, Lasciate fare a Psmith, Bietti, 1966, p. 245
  10. ^ a b c d e f g Compagnia per Gertrude (Company for Gertrude, 1928)
  11. ^ P.G. Wodehouse, Qualcosa di nuovo, 1991, p. 55.
  12. ^ P.G. Wodehouse, The World of Blandings, Blandings Castle, p. 618.
  13. ^ Lord Emsworth’s Annotated Whiffle: The Care of the Pig, Augustus Whiffle, ed. James Hogg, 1991
  14. ^ P.G. Wodehouse, Sunset at Blandings, 1977, Appendice di Richard Usborne, p. 195.
  15. ^ Dickins, 1987, pp. 62, 91.
  16. ^ A. Kirby 2003.
  17. ^ G. Tibbetts, 2003.
  18. ^ Importanza di una zucca (The Custody of the Pumpkin, 1925)
  19. ^ Encyclopaedia Britannica, The Honourable: Titolo onorifico
  20. ^ P.G. Wodehouse, Lo zio Fred in primavera, 1940.
  21. ^ Lord Emsworth agisce per il meglio (Lord Emsworth Acts for the Best, 1924)
  22. ^ Un uomo di successo (The Go-getter, 1931)
  23. ^ a b Qualcosa di nuovo (Something Fresh o Something New, 1915)
  24. ^ a b Genero al verde, Galahad at Blandings, 1964.
  25. ^ Lasciate fare a Psmith (Leave it to Psmith, 1923)
  26. ^ Il ratto dell'imperatrice (Service with a Smile, 1961)
  27. ^ P.G. Wodehouse, Luna piena, 1996.
  28. ^ a b L'imperatrice di Blandings (Pig-hoo-o-o-o-ey, 1935)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Gordon Dickins, An Illustrated Literary Guide to Shropshire, Shropshire Libraries, 1987, ISBN 0-903802-37-6.
  • (EN) Richard Usborne, Lord Emsworth and Blandings, in The Penguin Wodehouse companion, Harmondsworth ecc., Penguin books, 1988, pp. 145-153, ISBN 0140111654.
  • (EN) Gabriella Valentino, Italian Translations of the Works of P.G.Wodehouse: an Epistemic Approach. Doctoral thesis, Swansea, Swansea University, 2017.
  • L'amica di Lord Emsworth, pp. 133–155 P.G. Wodehouse, Il castello di Blandings, collana Coll. BUR ; 481, traduzione di Luigi Brioschi, Milano, Biblioteca universale Rizzoli, 1984, pp. 133–155, ISBN 88-17-12481-8.
  • P.G. Wodehouse, Genero al verde [Galahad at Blandings], collana Coll. Moderna libreria straniera; 28, traduzione di Sario Agnati, Milano, F. Elmo, 1966 [1965].
  • P.G. Wodehouse, Luna piena, collana Collezione TEAdue ; 429, traduzione di Stefania Bertola, Milano, TEA, 1996, ISBN 88-7818-044-0.
  • P.G. Wodehouse, Prefazione, in Qualche cosa di nuovo [Something Fresh], collana Collezione GUM. N. S ; 189, traduzione di Mario Bodoman, Milano, Mursia, 1991 [1969], pp. 13-15, ISBN 88-425-0997-3.
  • (EN) P.G. Wodehouse, The World of Blandings: Blandings Castle, London, Random House, 2008, ISBN 978-00-99-51424-4.
  • (EN) P.G. Wodehouse, Sunset at Blandings, illustrazioni di Ionicus, Appendices by Richard Usborne, London, Chatto & Windus, 1977, ISBN 0701122374.
  • Lo zio Fred in primavera [Uncle Fred in the Springtime], traduzione di Alberto Tedeschi, illustrazioni di Boccasile, Verona, A. Mondadori, 1940 [1939].

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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