Caprimulgiformes
Caprimulgiformes | |
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In alto Chordelides minor, in basso Caprimulgus vociferus | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda Amniota |
Classe | Aves |
Infraclasse | Neognathae |
Clade | Cypselomorphae |
Ordine | Caprimulgiformes Ridgway, 1881 |
Famiglie | |
I Caprimulgiformi (Caprimulgiformes Ridgway, 1881) sono un ordine di uccelli a distribuzione cosmopolita (li si trova infatti in tutti i continenti, fatta eccezione per l'Antartide).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di animali di mole medio-piccola. Tutti i membri dell'ordine sono caratterizzati da una grande testa squadrata, con becco piccolo e adunco ma bocca larghissima, piumaggio soffice e pelle molto sottile.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Hanno abitudini notturne e dieta generalmente insettivora: un'eccezione rimarchevole è rappresentata dai guaciari, che si nutrono prevalentemente di bacche.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La classificazione di questi uccelli è sempre stata oggetto di revisioni e controversie, principalmente per il fatto che l'ordine dei caprimulgiformi è sempre stato utilizzato come un contenitore di specie simili morfologicamente, ma poi dimostratesi piuttosto distanti sul piano filogenetico.[1]
Tradizionalmente, gli appartenenti a quest'ordine sono considerati come una fase di transizione fra gli strigiformi e gli apodiformi: di volta in volta sono state tuttavia ipotizzate parentele con coraciformi, trogoniformi e piciformi.
In base alle analisi di sequenze del DNA (in particolare del β fibrinogeno e degli introni), nel 2004 gli studiosi Fain e Houde proposero che i caprimulgiformi andassero a costituire il nuovo clade dei Metaves assieme a columbiformi, pterocliformi, apodiformi, fetontiformi, podicipediformi, mesitornitiformi, fenicotteriformi ed alcuni gruiformi (come il kagu e l'euripiga) e cuculiformi (come l'hoazin).
In altri studi condotti da Ericson nel 2006 venne riconosciuta la monofilia dell'ordine nell'ambito del clade dei Cypselomorphae nell'ambito dei sopracitati Metaves: posizione questa supportata da Sibley e Ahlqist.[2]
La classificazione tradizionale suddivide l'ordine in cinque famiglie: Caprimulgidae, Eurostopodidae, Nyctibiidae, Podargidae e Steatornithidae. A queste veniva un tempo aggiunta la famiglia degli Aegothelidae (attualmente ascritta all'ordine Apodiformes)[3]
Han et al (2010) hanno fornito evidenze contro la validità della famiglia Eurostopodidae, le cui specie sono state in gran parte assorbite nella famiglia Caprimulgidae.[4]
Nel 2014 l'IOC riconosce come valide le seguenti famiglie:[5]
Evoluzione
[modifica | modifica wikitesto]I resti fossili riconducibili con sicurezza a caprimulgiformi sono estremamente rari: il primo uccello riconducibile a questa famiglia è Eocypselus del tardo Paleocene, che, pur mostrando inequivocabilmente segni di una parentela coi caprimulgiformi, non mostra ancora caratterizzazioni tali da poterne definire una classificazione ottimale nell'ambito dell'ordine, di cui è con molta probabilità una forma basale. Paraprefica, vissuto all'inizio dell'Eocene, presenta invece analogie con tutte e tre le linee evolutive presenti nell'ordine Caprimulgiformes (quella dei guaciari, quella dei nittibi e quella dei succiacapre).
In base a queste due specie e ad altri reperti di uccelli risalenti al Paleogene, si può ipotizzare che fra i 60 ed i 55 milioni di anni fa (Selandiano-Taneziano) si ebbe una prima separazione dalla linea principale di quelli che poi sarebbero diventati gli attuali podargidi e steatornitidi, mentre a partire da 40 milioni di anni fa (Luteziano-Bartoniano) si ebbe un'ulteriore differenziazione della linea principale negli attuali caprimulgidi, eurostopodidi e nittibidi.[6] Altre forme enigmatiche dell'Eocene sono Fluvioviridavis ed Eurofluvioviridavis.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fain, Matthew G & Houde P, Parallel radiations in the primary clades of birds (PDF), in Evolution 2004; 58(11): 2558-2573 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2012).
- ^ Sibley CG & Ahlquist JE, Phylogeny and classification of birds, New Haven, Conn, Yale University Press, 1990.
- ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Order Apodiformes, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 maggio 2014.
- ^ Han K-L, Robbins MB and Braun MJ, A Multi-gene Estimate of Phylogeny in the Nightjars and Nighthawks (Caprimulgidae), in Mol. Phylogenet. Evol. 2010; 55: 443-453.
- ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Order Caprimulgiformes, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 9 maggio 2014.
- ^ Ericson, Per G.P.; Anderson, Cajsa L.; Britton, Tom; Elżanowski, Andrzej; Johansson, Ulf S. ; Källersjö, Mari; Ohlson, Jan I.; Parsons, Thomas J.; Zuccon, Dario & Mayr, Gerald (2006): Diversification of Neoaves: integration of molecular sequence data and fossils. Biology Letters 2(4): 543-547. PDF fulltext Archiviato il 7 marzo 2008 in Internet Archive..
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Caprimulgiformes»
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- Wikispecies contiene informazioni su Caprimulgiformes
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Paul A. Schwartz, caprimulgiform, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Caprimulgiformes, su Fossilworks.org.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 38574 · LCCN (EN) sh85020005 · GND (DE) 4647389-0 · BNF (FR) cb13506087s (data) · J9U (EN, HE) 987007283347105171 |
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