Cantata per l'elezione a vescovo dell'Arciduca Max Franz

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Cantata per l'elezione a vescovo dell'Arciduca Max Franz
Lingua originaleitaliano
Generecantata
MusicaAndrea Luchesi
LibrettoPietro Metastasio
Epoca di composizione1785

La Cantata per l'elezione a vescovo dell'Arciduca Max Franz è un'opera composta da Andrea Luchesi nel 1785.[1] Pervenuta in partitura anonima, dobbiamo l'attribuzione al compositore di Motta di Livenza grazie al libretto, in cui è citato come autore della musica[2]. Benché anche il libretto (che fu tradotto in lingua tedesca da Christian Gottlob Neefe) risulti anonimo, da una ricerca emerge come in realtà si tratti di un assemblaggio e adattamento, con molta probabilità operata dallo stesso compositore, di testi di Pietro Metastasio.

Il recitativo iniziale "Silenzio, o Muse" è un adattamento al maschile di un originale al femminile tratto da Pel nome glorioso di Maria Teresa Imperatrice Regina.

L'aria per soprano "In un mar che non ha sponde" è tratta da Il Parnaso confuso; musicalmente è un riadattamento dell'aria per tenore "Vedrà qual core ho in seno" dall'opera Ademira dello stesso Luchesi, andata in scena a Venezia l'anno precedente. Anche l'Ouverture che precede la Cantata è sostanzialmente identica a quella di quest'ultima opera luchesiana, ma prevede una strumentazione più ampia, in cui le parti dei legni acquistano maggior rilevanza.

Il recitativo "Ah, possibil non sia" è un adattamento da Il Natale di Giove. Della stessa fonte si avvale il seguente duetto per soprano e mezzosoprano "Non so dirti il mio contento". Proprio l'utilizzo di quest'ultimo testo metastasiano induce a pensare che fu Luchesi a preparare il libretto, avendolo musicato già nel 1772 per una rappresentazione a Bonn. La seconda parte del duetto presenta inoltre alcuni versi ("Questo giorno sì beato" e segg.) assenti in Metastasio, non è chiaro se scritti da Luchesi o presi da altro autore.

Il Coro conclusivo "Facciam di lieti accenti" è infine tratto da La Galatea.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Proprietà intellettuale nelle Cappelle musicali del ’700 (PDF), su issmbellini.cl.it. URL consultato il 23 gennaio 2021.
  2. ^ Festeggiandosi il giorno che S.A.S.E. di Colonia L'ARCIDUCA MASSIMILIANO P.T. fu consacrato vescovo li 8 maggio 1785 CANTATA eseguita alla corte e posta in musica da Andrea Luchesi maestro di cappella di detta S.A.S.E. (Stadtarchiv di Bonn)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Taboga, Andrea Luchesi: Motta di Livenza e Venezia, 1741-1771, Associazione corale Luigi Sartori, 1994, ISBN non esistente.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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