Cabaret du Néant

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Cabaret du Néant
L'entrata del Cabaret du Néant lungo la strada
StatoBandiera della Francia Francia
Fondazione1892 a Bruxelles poi Parigi
Chiusura1932
Settorepubblico esercizio

Il Cabaret du Néant (in italiano "Cabaret del Nulla") è stato uno storico caffè di Parigi tra gli ultimi anni dell'Ottocento e la prima metà del Novecento.

Fondato originariamente a Bruxelles, successivamente venne spostato a Parigi, promuovendo anche spettacoli a New York.[1] Il Cabaret du Néant si trovava non lontano dal Cabaret de L'Enfer e dal Cabaret du Ciel, su Boulevard de Clichy, e rappresentava con questi un trio di locali a tema sull'aldilà tra i più noti presenti a Montmartre.[2][3][4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Cabaret du Néant, la volta del fantasma triste.

Il Cabaret du Néant fu uno dei primi pionieri dei moderni locali a tema; il suo tema era appunto quello della morte. Il ristorante originario venne fondato col nome di "Cabaret philosophique" a Bruxelles nel 1892, e poco dopo venne spostato al Boulevard Rochechouart di Parigi col nome di Cabaret de la Mort (Cabaret della Morte). Poco dopo la sua apertura,[5] il cabaret venne rinominato in "Cabaret du Néant" dal momento che il "Néant" (nulla) era meno spaventoso sia per gli avventori che per i residenti del quartiere. Il cabaret venne spostato quindi al n. 34 di Boulevard de Clichy[6][7][5] ed a questo indirizzo rimase sino alla sua chiusura.[8] Nel 1896 il cabaret iniziò a sponsorizzare delle performances a New York, al Casino Chambers, sulla 39ª strada ed a Broadway.[1][9][10][11]

Tema[modifica | modifica wikitesto]

La Salle d'Intoxication (Sala d'Intossicazione) al Cabaret du Néant: si notino i tavoli a forma di bara ed i candelieri con ossa umane

All'interno del cabaret, gli avventori venivano condotti da un monaco che li portava nella sala comune dove i camerieri erano travestiti da becchini.[12][8] Altri erano travestiti da scheletri.[8] Una sala adiacente era riservata agli spettacoli di magia che spesso coinvolgevano anche il pubblico presente.[8]

Venivano offerte "bières", una parola che rimanda sia alla birra che alla parola bara ("bier") in francese.[13] Nella "Salle d'Intoxication" (Sala d'intossicazione),[6] decorata con candelieri con ossa umane,[6] si potevano bere alcolici in coppe a forma di cranio umano,[9][14] su tavoli a forma di bara.[6][13]

Le decorazioni interne erano in generale rappresentanti scheletri e ossa umane[13]. Il genere di intrattenimenti presenti era spiccatamente gotico nello stile, un misto di sottile ironia accompagnata da paura.[13] Il Cabaret du Néant era inoltre uno dei locali in cui era presente "una delle più originali e strabilianti rappresentazioni" del Fantasma di Pepper.[9] La rivista Scientific American riportò l'esibizione a New York promossa dal cabaret come "[una] delle più interessanti performance basate sul principio del ben noto fantasma di Pepper".[10]

Illustrazioni di W. C. Morrow[modifica | modifica wikitesto]

Le seguenti illustrazioni di W. C. Morrow vennero pubblicate nel suo libro del 1899 dal titolo Bohemian Paris of To-day.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Library Of Congress. The Journal, March 21, 1896. New York N.Y, 1895, Newspaper. Retrieved from the Library of Congress (Accessed December 03, 2017)
  2. ^ Laurence Senelick, Stanislavsky: A Life in Letters, Taylor & Francis, 8 ottobre 2013, p. 127, ISBN 978-1-136-34340-7.
  3. ^ The awesomely insane Heaven and Hell nightclubs of 1890s Paris, su io9.gizmodo.com.
  4. ^ Dorothy Hoobler e Thomas Hoobler, The Crimes of Paris: A True Story of Murder, Theft, and Detection, Little, Brown, 27 aprile 2009, p. 13, ISBN 978-0-316-05253-5.
  5. ^ a b Heather Williams, Mallarmé's Ideas in Language, Peter Lang, 2004, p. 36, ISBN 978-3-03910-162-7.
  6. ^ a b c d John Baxter, Chronicles of Old Paris: Exploring the Historic City of Light, Museyon, 1º novembre 2011, p. 212, ISBN 978-1-938450-04-4.
  7. ^ Levic-Torca, e Ligaran,, Paris-noceur, Ligaran, 22 febbraio 2016, p. 128, ISBN 978-2-335-15564-8.
  8. ^ a b c d Tara Prescott, Poetic Salvage: Reading Mina Loy, Bucknell University Press, 19 dicembre 2016, p. 9, ISBN 978-1-61148-813-5.
  9. ^ a b c Simon During, Modern Enchantments, Harvard University Press, 2002, p. 147, ISBN 978-0-674-01371-1.
  10. ^ a b Scientific American, Scientific American, Incorporated, 1896, pp. 152-153.
  11. ^ Murray Leeder, The Modern Supernatural and the Beginnings of Cinema, Springer, 2017, ISBN 1137583711
  12. ^ Tijana Raki e Jo-Anne Lester, Travel, Tourism and Art, Routledge, 17 febbraio 2016, p. 223, ISBN 978-1-317-00643-5.
  13. ^ a b c d Alberto Gabriele, Sensationalism and the Genealogy of Modernity: A Global Nineteenth-Century Perspective, Palgrave Macmillan US, 15 novembre 2016, p. 154, ISBN 978-1-137-56148-0.
  14. ^ Piu Marie Eatwell, F Is for France: A Curious Cabinet of French Wonders, St. Martin's Press, 28 giugno 2016, p. 23, ISBN 978-1-250-08774-4.
  15. ^ W. C. Morrow, Bohemian Paris of To-day (PDF), su ia600205.us.archive.org.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • J. Claretie, La Vie à Paris. Charpentier et Pasquelle, Parigi, 1897
  • Renault and Château, Georges and Henri, Montmartre, ed. Flammarion, Parigi, 1897

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