Braun TP1
Radio TP1 prodotto di disegno industriale | |
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TP1 di Dieter Rams | |
Dati generali | |
Anno di progettazione | 1959 |
Progettista | Dieter Rams |
Profilo prodotto | |
Tipo di oggetto | Radio e giradischi |
Concetti | essenzialità, multifunzionalità, praticità |
Produttore | Braun |
Prodotto dal | 1959 |
al | 1963 |
Materiali | polistirene, alluminio |
Tecnica di lavorazione | stampaggio a compressione |
«Penso che, per gli anni in cui uscì sul mercato, questo fu un prodotto veramente innovativo. In un'ottica retrospettiva, mi piace definirlo come "il primo Walkman."»
La TP1 è una apparecchiatura radio e giradischi alimentata a batteria, progettata da Dieter Rams nel 1959. L'oggetto adotta la filosofia minimale e funzionalista di Rams, con un aspetto pulito e semplice che sarà punto di partenza dei suoi successivi progetti per la Braun. Ha vinto il premio Supreme Award a Londra nel 1961[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Braun intraprende nel periodo post bellico una collaborazione con la scuola di Ulm per sviluppare prodotti con una nuova filosofia di pensiero e di impresa per condurre la Germania verso una nuova modernità. È in questo contesto - incentrata su principi di modularità, linee pulite, sottrazione piuttosto che addizione - che Rams si trova a lavorare. Nel 1961 dopo sette anni di lavoro in Braun, Rams diventa il capo della sezione design dell'azienda ed è in quest'anno che vede la luce il progetto della radio fonografo portatile. Il nome TP1 deriva dalle iniziali delle due componenti: T per radio a transistor e P per phonograph (giradischi). Originariamente il progetto nasce per risolvere un problema personale del designer stesso: in quel periodo stava imparando l'inglese e gli avrebbe fatto piacere poter ascoltare le lezioni anche nei suoi frequenti viaggi.[3] Il prodotto riflette bene il progresso nella miniaturizzazione dei componenti elettronici dell'epoca cominciata negli anni cinquanta, infatti nello stesso anno la Sony commercializzò il televisore più piccolo del mondo fino a quell'anno[4].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]L'oggetto complessivo è in realtà composto da due elementi: una radio e un giradischi. La radio è completamente funzionante in modo autonomo attraverso presenta il comando ON/OFF, il regolatore di volume, il selettore di frequenza radio. Il giradischi può riprodurre i 45 giri: abbassando la leva frontale il rettangolo metallico scivola via esponendo la testina di lettura e infine attiva il mandrino (formato da una piastra metallica circolare piatta con un bordo in gomma nera e un centro cilindrico rialzato) per far girare il vinile; per poter sentire la musica il giradischi deve essere collegato da un cavo jack maschio-maschio alla radio su cui sono presenti gli speaker.
altezza totale | 235 mm |
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larghezza totale | 152 mm |
profondità totale | 44 mm |
peso totale | 230 gr |
Materiali
[modifica | modifica wikitesto]I due componenti principali della TP1 sono realizzati in polistirene stampato a compressione; il fonografo è avvolto posteriormente e lateralmente da un'unica lastra di alluminio piegato che, oltre a dare rigidità, serve per l'alloggiamento della radio. Infine, una correggia in pelle è utilizzabile per trasportare l'oggetto o per appenderlo al muro.
Sistema
[modifica | modifica wikitesto]Il sistema creato da Rams è molto interessante, perché al giradischi P1 è possibile affiancare anche le radio T3 e T41 (altre variazioni della T4), progettate sempre da Rams per la Braun, che presentano le stesse dimensioni; questo crea un sistema rivoluzionario e unico nel suo genere per l'epoca.
Componenti plastiche
[modifica | modifica wikitesto]Cromatiche
La radio TP1 è caratterizzata dalla predominanza dei colori bianco e grigio, caratteristica che pervade tutta la produzione di Dieter Rams per Braun fino al 1965: tutti i prodotti realizzati dal designer tedesco in questo periodo vedono infatti l'utilizzo prevalente di bianco e grigio, l'uso di altri colori è impiegato solo per particolari pulsanti in modo da mettere questi ultimi in assoluto rilievo e mantenere una linearità visiva assoluta.
Eidetiche
La Tp1 è progettata e realizzata con forme principalmente squadrate e rettangolari dettate dalla prevalenza di linee rette e spigolose. Sono presenti anche delle forme circolari. É evidente quindi come il designer abbia voluto dare al prodotto un design chiaro richiamando alla mente concetti come la purezza delle linee e la semplicità.
Topologiche
Nell’oggetto le componenti e i vuoti sono posizionati tramite giochi di allineamenti, proiezioni e ripetizioni di figure rettangolari e circolari in proporzione aurea tra loro. Nella vista frontale la radio stessa è inscritta quasi perfettamente in un rettangolo aureo, la cui divisione ulteriore in quadrato e rettangolo definisce i due moduli di cui è composto l’oggetto.
Interpretazione
[modifica | modifica wikitesto]Costruzione geometrica
[modifica | modifica wikitesto]La vista frontale dell’oggetto si basa su di un quadrato (riportato in figura con lato a x a) sormontato da un rettangolo, il cui lato inferiore, b, è in proporzione aurea con il lato del quadrato stesso. Se a questo rettangolo è sottratto superiormente un altro rettangolo il cui lato inferiore coincide con il sesto quadrato della proporzione aurea (in figura il lato g) si trova l’altezza della radio a transistor. Il mandrino si trova esattamente nell'incrocio tra la diagonale del quadrato e un ideale arco che unisce gli angoli apposti a quelli della diagonale facendo centro in quello superiore. Quest’ultimo e i fori per l’audio sono descritti dalla stessa circonferenza di diametro f. Anche il vano rettangolare adiacente al mandrino segue la proporzione aurea (in figura c+d x c, dove c / d = φ) e la sua posizione è studiata in base ad allineamenti con le circonferenze circostanti.
Ipercodifica
[modifica | modifica wikitesto]La TP1 presenta elementi riconoscibili e collegati all'esperienza dell'utente, quali la radio e il giradischi. Sono presenti quindi riferimenti culturali già esistenti che vengono aggregati andando a costituire il prodotto finale. La TP1 può considerarsi perciò, utilizzando come riferimento la terminologia di Umberto Eco contenuta nel suo "Trattato di Semiotica Generale"[5], un oggetto ipercodificato, ossia un artefatto che è composto da elementi che hanno una funzione specifica, assimilata nell'esperienza e nel sapere comune.
Valorizzazione
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante la radio TP1 presenti valori prettamente pratici come la funzionalità, la compattezza, la trasportabilità e il minimalismo[6], nella sua progettazione è anche stata ricercata una sintesi massima delle forme portando all'esaltazione di valori esistenziali quali l'innovazione e l'ideale di vita frenetica che porta con sé l'uso di tale oggetto. Dunque, secondo la teoria semiotica di Jean-Marie Floch, la radio TP1 può essere considerata un termine complesso in quanto coesistono valorizzazione pratica e valorizzazione utopica.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 01 Design is innovative, in Wallpaper, n. 103, IPC Media, Ottobre 2007, p. 325, ISSN 1364-4475 , OCLC 948263254.«I think that, at the time it came out, this [TP1 RADIO/PHONO COMBINATION] was a really innovative product. [...] Retrospectively, i liked to call it 'the first Walkman'.»
- ^ 01 Design is innovative, in Wallpaper, n. 103, IPC Media, Ottobre 2007, p. 325, ISSN 1364-4475 , OCLC 948263254.«TP1 RADIO/PHONO COMBINATION, 1959 [...] It was awarded the Interplast design award in London in 1961»
- ^ Rams studia inglese macoshdesign.blogspot.com, https://macoshdesign.blogspot.com/2017/09/the-perfection-of-tp1-by-dieter-rams.html .
- ^ Sony Model 8-301W antiqueradio.org, https://antiqueradio.org/Sony8-301WTelevision.html .
- ^ Eco 1978.
- ^ Burdek 2008.
- ^ Dati analizzati seguendo il quadrato semiotico di Floch 1997.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (IT) Biografia di Dieter Rams su Domus, su Domusweb.it.
- (IT) Elizabeth Wilhide, Design. La storia completa, Bologna, Atlante S.r.l., 2017, ISBN 978-88-7455-153-8.
- (IT) Bernhard e. Burdek, Design. Storia, teoria e pratica del design del prodotto, Firenze, Gangemi, 2008, ISBN 978-88-4921-532-8.
- Wallpaper*, Londra, IPC Media, 2007, ISSN 1364-4475 , OCLC 948263254.
- (IT) Floch, Jean-Marie, Identità visive. Waterman, Apple, Ibm, Chanel, Ikea e altri casi di marca, Milano, Franco Angeli, 1997, ISBN 9788891741431.
- (IT) Umberto Eco, Trattato di Semiotica Generale, 8ª ed. paperback, Milano, Bompiani, 1978, ISBN 978-8845200496.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- moma.org, https://www.moma.org/collection/works/2500 .
- collections.vam.ac.uk, https://collections.vam.ac.uk/item/O152107/tp1-record-player-rams-dieter .