Bratto (Castione della Presolana)

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Bratto
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Comune Castione della Presolana
Territorio
Coordinate45°55′26.55″N 10°03′52.4″E / 45.924043°N 10.064555°E45.924043; 10.064555 (Bratto)
Altitudine1 036 m s.l.m.
Abitanti1 235
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bratto
Bratto

Bratto [ˈbratːo] (Brat [ˈbɾat] in dialetto bergamasco[1]) è una frazione posta a 1036 metri d'altezza di 1.235 abitanti del comune di Castione della Presolana in provincia di Bergamo, Lombardia.

Ultimo borgo dell'alta Valle Seriana che precede il Passo della Presolana situato a 1.036 metri s.l.m.

La località ha un'estensione altimetrica che varia dai 890 metri fino a 1150 metri, con una superficie totale di circa 9,5 km2.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il centro abitato si disloca lungo la statale SS 671 e sulle pendici del Monte Cornetto e dista circa 3,5 km dal capoluogo comunale di Castione.

Veduta del paesaggio di Bratto con Monte Pora sullo sfondo.

Ai piedi del Monte Cornetto alto 1.526 metri è situata la località Denzil, che si collega solo tramite passaggio pedonale alla frazione di Rusio nella Valle dei Mulini e tramite il sentiero ad est si collega alla località Dernes a Castione della Presolana.

Proprio in quest'ultima valle nel 1970 vengono ritrovate delle tombe preistoriche con alcuni scheletri rannicchiati risalenti all'età del rame e successivamente una spada risalente alla prima età del ferro. Tutto il territorio circostante infatti presenta numerose rupi, caverne e grotte dove in passato l'uomo ha potuto sopravvivere e trovare riparo, oltre che ad un'estesa varietà di vegetazione boschiva, che rende da sempre il posto affascinante e tranquillo.

Sul suo territorio vi sono: un dispensiario farmaceutico, l'ufficio postale, il cinema teatro "Agli Abeti" e la parrocchia della "Natività di Maria Vergine".

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ad eccezione di alcuni antichi ritrovamenti di questa località, e di persone che vi risiedessero, non c'è traccia nelle fonti prima del pieno Trecento, e le più antiche attestazioni dell'esistenza di vere e proprie contrade sono dell'inizio del Quattrocento.

Dalla seconda metà del quattrocento le contrade di Bratto e Dorga si contraddistinsero per una tipologia di allevamento diversa da quella Castionese, vale a dire un allevamento di transumanza. Lo sviluppo della transumanza bovina, si configura come un'attività imprenditoriale orientata al mercato, per molti versi incompatibile con l'immagine di una comunità chiusa. La loro specializzazione fece sì, che la popolazione crescesse più rapidamente rispetto a quella del capoluogo Castione.

Nel Cinquecento, sorgevano quindi Bratto e Dorga, istituzionalmente inquadrati come contrade del comune di Castione. Nel 1544 Dorga aveva 126 abitanti, Bratto ben 303, quasi quanti il capoluogo Castione con 311 e Rusio 63.

Bratto era in sostanza popolato dai discendenti di due lignaggi, i Medici e i da Ponte. I da Ponte avevano dato origine, tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, a cinque famiglie diverse: i Tedeschi, gli Zani, i Beteri, i Migliorati e i Rossi. Si aggiungevano poi i Tomasoni, quasi sicuramente distaccatisi dai Medici.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria[modifica | modifica wikitesto]

Nel paese si trova la chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, la cui edificazione è iniziata il 14 giugno 1924 con la benedizione della posa della prima pietra effettuata dal vescovo di Bergamo Luigi Maria Marelli. Progettata dall'architetto Camillo Galizzi, la chiesa viene terminata il 5 giugno 1927. Tra il 1968 e il 1970 vengono effettuati dei lavori di sopralzo della torre campanaria, alta 39,7 metri, e l'installazione nuovo concerto di campane, otto in re maggiore, con impianto elettrico ad orologio per il funzionamento automatico.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Ogni anno il primo weekend di ottobre si svolge la celebre "Pègher Fest" (in dialetto bergamasco 'festa delle pecore') un festival che ha superato le 22 edizioni e conta da sempre numerose presenze.
  • Tra gli eventi più noti a Bratto anche il Festival Internazionale degli scacchi che si svolge annualmente e vede partecipanti di tutte le età e nazionalità, spesso con ospiti scacchisti di fama mondiale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cipriano Tomasoni Bratto la sua Chiesa e la sua gente 1974
  • Giovanni Mastrangelo BRATTO 1992
  • Alma Poloni, Castione della Presolana nel Medioevo 2011
  • Umberto Zanetti e Luca Merisio, Passeggiate Bergamasche 1986

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