Bozza:Raffaele Fichera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Raffaele Fichera (Roma, 16 luglio 1956) è un giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Diventato professionista nei quotidiani del Gruppo Esedra (Il Giornale d'Italia, Il Fiorino, Vita Sera), dal 1982 ha sempre lavorato per la Rai-Radiotelevisione Italiana, collaborando inizialmente con diverse testate d'informazione del servizio pubblico (Gr1, Rai 1-Tg1, D.E.).

Dal 1986 ha fatto parte della Redazione Cronaca del Tg3 – che ha poi diretto come caporedattore – e quindi della Redazione Esteri dello stesso telegiornale.

Inviato speciale in zone di guerra (Somalia, Kuwait, Iraq, Afghanistan), ha condotto da New York l'edizione delle 22.30 del Tg diretto da Sandro Curzi. E stato anche conduttore delle edizioni delle ore 19 e della sera.

Alla fine degli anni '90 ha ideato e condotto lo 'speciale' del Tg3, "Finestre", settimanale di approfondimento giornalistico, in diretta dagli studi di Saxa Rubra.

Per quasi dieci anni è stato Responsabile capo della Corrispondenza Rai  per l'America del Sud, aprendo a Buenos Aires, in Argentina, la nuova sede della Tv pubblica.

Tornato in Italia,  ha seguìto come vaticanista il pontificato di Francesco, a partire dall'elezione di Bergoglio nel 2013 fino al 2023.

La sua intervista a Silvio Berlusconi la stessa mattina del 1994 in cui quest'ultimo, da Presidente del Consiglio, riceveva l'avviso a comparire inviatogli dalla Procura di Milano, fu l'unica realizzata a caldo all'interno del blindatissimo complesso che a Napoli stava ospitando la Conferenza ONU sulla criminalità organizzata. Berlusconi si irritò per quella 'intrusione' dell'inviato del Tg3, al punto da indire una successiva conferenza stampa durante la quale si rifiutò di rispondere unicamente alla domanda di Fichera.

La vicenda, che venne stigmatizzata dalla redazione del telegiornale di Rai 3, è stata ripresa nel film-documentario Silvio Forever (2011) di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo.