Borace (minerale)
Borace | |
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Classificazione Strunz | 6.DA.10 |
Formula chimica | Na2B4O5(OH)4·8(H2O) |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | monoclino |
Classe di simmetria | prismatica |
Parametri di cella | a=11,858 Å; b=10,674 Å, c=12,674 Å |
Gruppo puntuale | 2/m |
Gruppo spaziale | A2/a |
Proprietà fisiche | |
Densità | 1,71 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2-2½ |
Sfaldatura | perfetta secondo {100} |
Frattura | concoide |
Colore | incolore, bianco, grigio, giallastro |
Lucentezza | vitrea, grassa |
Opacità | da trasparente a traslucida |
Striscio | bianco |
Diffusione | assai raro |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Il borace è un minerale, un borato idrato di sodio.
Il nome deriva dall'arabo buraq = bianco, per il colore prevalente.
Descritta per la prima volta dal mineralogista Wall nel 1848.
Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]
Cristalli prismatici poco allungati, talora tabulari, rari i geminati.
Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]
Si trova in giacimenti derivati da evaporazione di laghi boraciferi salati, con salgemma, trona, ulexite e thénardite.
Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]
In cristalli e masse terrose compatte.
Caratteri fisico-chimici[modifica | modifica wikitesto]
Fragilissimo, ha sapore dolciastro. All'aria si disidrata facilmente ricoprendosi di patine di tincalconite. Ha luminescenza a volte blu verdastra. Fonde al cannello formando una goccia traslucida. Solubile negli acidi. Proprio per la facile disidratazione va conservato in contenitori chiusi o sotto plastica.
Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]
Sono noti da tempi remoti i giacimenti del Kashmir e del Tibet; piccole quantità provengono dalla Russia e dall'Iran; depositi economicamente importanti si trovano a Borax Lake, Boron, Furnace Creek e Searles Lake, nella California. Quest'ultimo è celebre perché vi si rinvengono rarissimi sali di sodio quali pirssonite, sulphohalite, schairerite, burkeite, northupite, tychite e hanksite.
In Italia si trova a Larderello, in Toscana.
Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]
È uno fra i più utilizzati composti di boro nella lavorazione di questo elemento chimico, dall'industria vetraria a quella metallurgica, dalla farmaceutica a quella dei propellenti ed orafa. Il borace può essere utilizzato per il controllo dei parassiti per tenere lontane formiche, insetti acquatici e scarafaggi e aiutare i cani con rogna e le persone con una varietà di problemi legati ai parassiti, inclusi pidocchi e acari.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Sodium tetraborate decahydrate 1303-96-4 wiki, su guidechem.com.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
- Le rocce e i loro costituenti - Morbidelli - Ed. Bardi (2005)
- Minerali e Rocce - De Agostini Novara (1962)
- Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
- Atlante delle rocce magmatiche e delle loro tessiture - Mackenzie, Donaldson e Guilford - Zanichelli (1990)
- Atlante delle rocce sedimentarie al microscopio - Adams, Mackenzie e Guilford - Zanichelli (1988)
- I minerali d'Italia - SAGDOS - 1978
- Minerali e Rocce - Corsini e Turi - Enciclopedie Pratiche Sansoni (1965)
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Borace
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Webmineral.com.