Benedetto di Bindo

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Benedetto di Bindo (noto anche come Benedetto di Bindo Zoppo) (... – Perugia, 1417) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vergine dell'Umiltà e San Girolamo che traduce il Vangelo di Giovanni, Philadelphia Museum of Art

Solo per la presenza di documenti, è citato come autore di una perduta Madonna del 1411, che era conservata nella Sagrestia del Duomo di Siena, e della decorazione dell'armadio delle reliquie con Storie della Croce, risalente al 1412 ed ora nel Museo dell'Opera del Duomo di Siena. Ugualmente suoi devono essere (anche se mancano prove documentarie) gli affreschi della Cappella delle Reliquie del Duomo di Siena, ugualmente del 1412. Sempre a lui sono attribuiti numerosi affreschi in San Domenico a Perugia, oltre ai pannelli con Articoli del Credo, divisi tra il Museo dell'Opera del Duomo di Siena e la collezione Thyssen di Lugano.

Vari altri dipinti, ora perduti, sono ricordati da documenti. Recentemente gli sono state attribuite alcune tavole, tra le quali la Madonna tra i santi Onofrio ed Andrea ora nella Pinacoteca Nazionale di Siena, che ne evidenziano da un lato la dipendenza dalla cultura figurativa di Simone Martini e Lippo Memmi, e dall'altra il ruolo svolto nella formazione di Giovanni di Paolo e del Sassetta.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBN IT\ICCU\CFI\0114992.
  • P. Bacci, Fonti e commenti per la storia dell'arte senese, Siena, 1944. pag. 195-229.
  • C. Brandi, Quattrocentisti senesi, Milano, 1949, pag. 29-32 e 175-180.
  • M. Boscovitz, Su Niccolo di Bonaccorso, Benedetto di Bindo e la pittura senese del primo Quattrocento in «  Paragone », 1980, pag. 3 – 22

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