Bear's Den

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Bear's Den
I Bear's Den durant eun'esibizione
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereFolk rock
Periodo di attività musicale2012 – in attività
EtichettaCommunion Records, Caroline International, Dew Process
Album pubblicati5
Studio5
Sito ufficiale

I Bear's Den sono un gruppo musicale britannico attivo dal 2012. Nel corso della loro carriera hanno pubblicato 5 album.

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo viene fondato nel 2012 da Andrew Davie, Kevin Jones e Joey Haynes. La band inizia la sua attività esibendosi in vari eventi musicali e durante l'apertura dei concerti di artisti come Ben Howard, Nathaniel Rateliff, The Staves, Mumford & Sons e Daughter.[1] Tra 2012 e 2013 pubblicano inoltre i loro primi EP EP, Agape e Without/Within. Nel 2014 pubblicano il loro album di debutto Islands via Communion Records, raggiungendo la posizione 49 nella classifica album britannica.[2] L'album viene successivamente certificato argento per aver venduto oltre 60 mila unità nel Regno Unito.[3] In seguito alla pubblicazione dell'album, il gruppo intraprende una lunga serie di concerti.

Nel 2016 pubblicano il loro secondo album Red Earth & Pouring Rain,[4] che raggiunge la sesta posizione della classifica britannica e la numero 26 in quella tedesca.[2][5] Nei mesi successivi Joey Haynes abbandona il gruppo, venendo dunque sostituito per le esibizioni dal vivo da durante il biennio Christof van der Ven 2016-2017.[6] Dal 2018 i Bear's Den continuano la loro attività musicale come duo. Nell'aprile 2019 pubblicano l'album So that You Might Hear Me, raggiungendo la posizione 13 nella classifica britannica.[2] Segue un tour internazionale.[7]

Nel 2020 il gruppo pubblica l'album Fragments in collaborazione con Paul Frith.[8] Segue la pubblicazione dell'EP natalizio Christmas, Hopefully. Nel maggio 2022 il gruppo pubblica l'album Blue Hours,[9] ottenendo un piazzamento alla posizione 6 della classifica britannica.[2]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

  • 2014 – Islands
  • 2016 – Red Earth & Pouring Rain
  • 2019 – So That You Might Hear Me
  • 2020 – Fragments (con Paul Frith)
  • 2022 – Blue Hours

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 – EP
  • 2013 – Agape
  • 2013 – Without/Within
  • 2014 – Elysium
  • 2019 – Only Son of the Falling Snow
  • 2020 – Christmas, Hopefully

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2013 – Agape
  • 2013 – Writing on the Wall
  • 2014 – Above the Clouds of Pompeii
  • 2015 – Think of England
  • 2016 – Auld Wives
  • 2016 – Emeralds
  • 2016 – Dew on the Vine
  • 2016 – Berlin
  • 2019 – Fuel on the Fire
  • 2019 – Blankets of Sorrow
  • 2019 – Laurel Wreath
  • 2019 – Crow
  • 2019 – Only Son of the Falling Snow
  • 2020 – Christmas, Hopefully
  • 2021 – All That You Are
  • 2021 – Spiders
  • 2022 – Blue Hours

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Bear's Den Gigography, Tour History & Past Concerts – Songkick, su songkick.com. URL consultato il 25 maggio 2022.
  2. ^ a b c d (EN) BEAR'S DEN | full Official Chart History | Official Charts Company, su officialcharts.com. URL consultato il 25 maggio 2022.
  3. ^ (EN) BPI, su BPI. URL consultato il 25 maggio 2022.
  4. ^ (EN) Ally Carnwath, Bear’s Den: Red Earth & Pouring Rain review – a routine outing, su the Guardian, 24 luglio 2016. URL consultato il 25 maggio 2022.
  5. ^ (DE) Suche - Offizielle Deutsche Charts, su offiziellecharts.de. URL consultato il 25 maggio 2022.
  6. ^ (EN) Steve Holden, Bear's Den want to soundtrack your road trip with their new album, in BBC News, 21 luglio 2016. URL consultato il 25 maggio 2022.
  7. ^ (EN) Bears Den: Through The Years | Boardmasters Festival 10 - 14 August, 2022 [collegamento interrotto], su boardmasters.com. URL consultato il 25 maggio 2022.
  8. ^ (EN) Bear's Den Collaborate With Paul Frith On New Album 'Fragments', su Abbey Road, 18 settembre 2020. URL consultato il 25 maggio 2022.
  9. ^ (EN) Condé Nast, Bear’s Den: Blue Hours, su Pitchfork, 10 maggio 2022. URL consultato il 25 maggio 2022.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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