Batteria Marzola

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Batteria Marzola
Batterie Marzola
Fortificazioni austriache al confine italiano
Il fossato della batteria Marzola
Ubicazione
StatoAustria-Ungheria
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
CittàTrento, Trento
Coordinate46°01′29.82″N 11°09′59.33″E / 46.02495°N 11.16648°E46.02495; 11.16648
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Batteria Marzola
Informazioni generali
TipoFortezza
Altezza1220 m
Costruzione1881-1882
Materialepietra
Primo proprietarioImperial regio Esercito
Demolizioneparziale nel 1915
Informazioni militari
UtilizzatoreImpero austro-ungarico
Armamento2 cannoni da 9 cm
Occupanti2 ufficiali e 57 soldati
Azioni di guerranessuna
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La batteria Marzola chiamata anche batteria Maranza (in tedesco Marzola Batterie) è una delle fortezze austro ungariche facente parte della linea difensiva "Chegul-Marzola-Maranza" della Fortezza di Trento (Festung Trient). Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La trincea a difesa della batteria
Uno degli accessi

Piccola fortificazione costruita fra il 1881 e il 1882 perlopiù in pietra per impedire aggiramenti della zona sita tra Vigolo Vattaro e la cima Maranza (1.738 m s.l.m.) giusto sopra la coppia di fortificazioni formata dalla batteria Brusafer e dalla batteria Doss Fornas. Fu parzialmente demolita nel 1915.[1][2][3]

Nello specifico la batteria era dotata di una serie di casematte e durante la fase di restauro è stato ritrovato il telaio in ottone-legno originale databile 1880-1883.[4] Al suo interno vi era una guarnigione composta da 2 ufficiali e 57 soldati.

Poco sopra della batteria Marzola vi erano trincee e fossati che conducevano all'omonimo blockhaus, il quale metteva a disposizione un distaccamento permanente di soldati, ovvero un ufficiale e 16 soldati.[5]

Armamento[modifica | modifica wikitesto]

La batteria era armata con due cannoni da 9 cm M75/96.

Ubicazione[modifica | modifica wikitesto]

Per accedere al forte come punto di riferimento vale la pena di fare capo al rifugio Maranza (1070 m), facilmente raggiungibile sia da Villazzano ma anche dal passo del Cimirlo (730 m). Dal rifugio prendendo il sentiero n. 412 per la cima Marzola, dopo 5-10 minuti si arriva al cosiddetto "primo forte" sulla destra del sentiero; altro non è che la batteria Marzola.

Nei media[modifica | modifica wikitesto]

Sergio Damiani, regista de La fortezza invisibile, documenta in un filmato i lavori effettuati necessari al recupero dell'opera.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Batteria Maranza, su trentinograndeguerra.it
  2. ^ Dal Rifugio Maranza alla Cima Marzola, su gardatrekking.com
  3. ^ Traversata della MARZOLA, su gasv.eu
  4. ^ Dati provenienti da tabella in loco.
  5. ^ Cima Marzola, su trentinograndeguerra.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sui sentieri della Fortezza di Trento
  • Quaderni del Circolo culturale Villazzano, n. 10, L'uomo in Marzola: dalla guerra alla ricostruzione forestale, Circolo Culturale Villazzano, 1996.
  • Gian Maria Tabarelli, I Forti Austriaci nel Trentino, Temi, Trento, 1988.
  • Volker Jeschkeit, Il Calisio e la Grande guerra: la Fortezza di Trento, Curcu Genovese, Trento, 2008.

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