Battaglia di Šapjalevičy
| Battaglia di Šapjalevičy parte della guerra russo-polacca (1654-1667) | |
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| Data | 24–25 agosto 1654 |
| Luogo | Šapjalevičy (attuale Bielorussia) |
| Esito | Vittoria russa |
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La battaglia di Šapjalevičy o di Szepielewicze o di Ciecierzyn fu un attacco delle forze russe e cosacche su Šapjalevičy.
La battaglia[modifica | modifica wikitesto]
Una piccola forza polacco-lituana di 5000 uomini sotto il grande atamano lituano Janusz Radziwiłł aveva fermato le forze russe sotto il comando del principe Jakov Čerkasskij a Škloŭ e si era accampato a Hołowczyn. Questi venne a sapere che una forza russa al comando del principe Aleksej Trubeckoj attraversò il fiume Drut presso Ciecierzyn il 23 agosto.[6] Radziwiłl venne raggiunto dall'atamanno Wincenty Korwin Gosiewski forte di 3000 uomini, incrementando le forze polacco lituane a 6000[3]–8000 uomini.[2]
Radziwiłł e Gosiewski tentarono quindi di fermare le forze zariste forti di 15.000 uomini[3] presso Šapjalevičy (Szepielewicze). Le forze di Trubeckoj includevano anche quelle di Čerkasskij.[4] Questi prese posizione presso Bialyničy (Białynicze).[6] Questa volta l'esercito russo cercò di fiancheggiarlo, con la fanteria russa a tenere Šapjalevičy e la cavalleria ad attaccare sul retro. Radziwiłł ordinò la ritirata il 24 agosto dopo che l'esercito polacco venne sconfitto e la sua artiglieria venne catturata dai russi.[7]
Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]
Radziwiłł con ciò che restava delle sue forze si ritirò a Minsk.[2] La sua sconfitta portò i russi an on trovare opposizione alcuna in Lituania, e questi furono in grado di conquistare Polock, Vicebsk e Mahilëŭ, avanzando verso il fiume Berezina.[4] Le forze russe furono in grado di avanzare e conquistare Smolensk[2][8] e Orsha che mantennero sino al 1661.[9]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Схема сражения у села Шепелевичи 14 (24) августа 1654 года в ходе русско-польской войны 1654 — 1667 гг, su runivers.ru.
- ^ a b c d William Young, International Politics and Warfare in the Age of Louis XIV and Peter the Great: A Guide to the Historical Literature, iUniverse, 22 settembre 2004, p. 417, ISBN 978-0-595-32992-2. URL consultato il 19 aprile 2011.
- ^ a b c d Бабулин И. Б. Князь Семен Пожарский и Конотопская битва, М., 2009
- ^ a b c Wlodzimierz Onacewicz, Empires by Conquest: Ninth century-1905, Hero Books, 1985, p. 75, ISBN 978-0-915979-04-2. URL consultato il 19 aprile 2011.
- ^ Беляев И. Д. Книга сеунчей 162 и 163 гг. 1654 июня 10 - февраль 1655 г. // Временник Общества истории и древностей российских. — М.: Университетская типография, 1854. — Т. 18. — С. 8.
- ^ a b Filip Sulimierski, Bronisław Chlebowski e Władysław Walewski, Słownik geograficzny Królestwa Polskiego i innych krajów słowiańskich, Filipa Sulimierskiego i Władsława Walewskiewgo, 1880, p. 682. URL consultato il 19 aprile 2011.
- ^ Władysław Konopczyński, Dzieje Polski nowożytnej, Skład głowny u Gebethnera i Wolffa, 1936, p. 19. URL consultato il 19 aprile 2011.
- ^ Robert I. Frost, The northern wars: war, state, and society in northeastern Europe, 1558-1721, Longman, maggio 2000, p. 166, ISBN 978-0-582-06430-0. URL consultato il 19 aprile 2011.
- ^ Stanisław Załęski, Jezuici w Polsce, Drukiem i nakładem, drukarni ludowej, 1905, p. 1060. URL consultato il 19 aprile 2011.
