Basilica di Santa Maria della Pazienza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Basilica di Santa Maria della Pazienza
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Località Napoli
Coordinate40°51′04.75″N 14°14′28.77″E / 40.85132°N 14.241325°E40.85132; 14.241325
ReligioneCristiana cattolica di rito romano
TitolareMaria
DiocesiArcidiocesi di Napoli
Stile architettonicobarocco
L'interno

Il santuario di Santa Maria della Pazienza è un complesso fondato nel 1601 e formato da un antico ospedale e dall'omonima chiesa basilicale; si erge a Napoli in piazza Cesarea, nel quartiere Avvocata, nei pressi della Santissima Trinità alla Cesarea.

Storia

La chiesa è denominata anche Cesarea perché prende il nome del suo fondatore Annibale Cesareo, che ne fece sacello di famiglia; egli fu segretario della regia camera di Santa Chiara.

L'edificio è stato realizzato in forme puramente barocche; particolarmente significativi, furono gli arricchimenti tra l'anno di fondazione e il 1636, anno in cui il complesso fu concluso. Tuttavia, nel XVIII secolo furono intraprese importanti ristrutturazioni: nel 1733 ad opera di Costantino Manni e due anni dopo grazie a Tommaso Eboli.

Descrizione

Nell'interno, formato da una vasta navata e cappelle laterali, sono custodite numerose opere d'arte. Sul soffitto a cassettoni è disposta una grande tela raffigurante il Riposo in Egitto, di Giuseppe Pozzovivo; le altre opere pittoriche sono di Giovanni Bernardo Lama (la Carità, l'Ospitalità, l'Abbondanza, la Misericordia, l'Onore, la Sapienza, la Concordia, la Saggezza e la Provvidenza). Sempre di questo artista, sono anche le altre tele databili 1730-32.

Altri artisti che lavorarono per la chiesa sono: Lorenzo De Caro, Giuseppe Pozzovivo, Nicola Malinconico. Tra le opere scultoree è da menzionare principalmente l'altare maggiore; questo, fu smembrato per la ricostruzione dell'abside e le tarsie vennero riutilizzate. Altra opera scultorea di spicco è il Monumento di Annibale Cesareo, realizzato da uno dei maggiori scultori presenti in quel tempo a Napoli, ovvero, Michelangelo Naccherino. Inoltre, alcuni angeli in stucco sono da attribuire a Domenico Antonio Vaccaro.

Nella quinta cappella sulla destra, interessante è anche la statua lignea di Francesco Citarelli; risalente al 1859, l'opera raffigura San Raffaele Arcangelo e Tobiolo.

Bibliografia

  • Vincenzo Regina, Le chiese di Napoli. Viaggio indimenticabile attraverso la storia artistica, architettonica, letteraria, civile e spirituale della Napoli sacra, Newton e Compton editore, Napoli 2004.

Voci correlate

Altri progetti

Controllo di autoritàVIAF (EN240127852