Bartolomeo Ambrosini

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Bartolomeo Ambrosini (Bologna, 1588Bologna, 3 febbraio 1657) è stato un botanico, medico e naturalista italiano, per oltre trenta anni prefetto dell'Orto botanico di Bologna e curatore di molte delle opere postume di Ulisse Aldrovandi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fratello maggiore di Giacinto (1605 - 1672), anch'egli botanico, Bartolomeo si è laureato in filosofia e in medicina nel 1610 presso l'Università di Bologna. Qui, già a partire dal 1612, ha insegnato prima logica, poi medicina, infine botanica dal 1619, con la direzione, alla morte di Uterverio, del giardino botanico, cui si è dedicato dal 1620 al 1657. In occasione dell'epidemia di peste che investì anche l'Italia nel 1630, si è prodigato come medico volontario per la sua città[1], anche stendendo un vademecum dal titolo Modo e facile preserva, è cura di peste.

Il suo nome è particolarmente legato alla curatela - affidatagli dal Senato di Bologna - di alcune delle principali opere rimaste incompiute di Aldrovandi, tra le quali la Storia dei serpenti e dei draghi del 1639[2] e la Storia dei mostri del 1642, cui aggiunse dei suoi paralipomeni[3], sotto il titolo di Paralipomena accuratissima historiae omnium animalium. Ma Ambrosini ha dato alle stampe anche dei trattati propri, soprattutto di ordine medico e farmacopeico.

Carlo Linneo gli ha dedicato il genere Ambrosina[4] della famiglia delle Araceae, mentre l'Archiginnasio di Bologna conserva due monumenti (un'epigrafe e un busto) in sua memoria[5].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Aldrovandine[modifica | modifica wikitesto]

  • (a cura di), De quadrupedibus digitatis viuiparis libri tres, et De quadrupedibus digitatis ouiparis libri duo, Bologna 1637 online.
  • (a cura di), Serpentum, et draconum historiae libri duo, Bologna 1639 online.
  • (a cura di), Monstrorum historia cum Paralipomenis historiae omnium animalium, Bologna 1642 online.
  • (a cura di), Musaeum metallicum in libros 4 distributum, Bologna 1648 online.

Varie[modifica | modifica wikitesto]

  • Panacea ex herbis quae à sanctis denominantur concinnata...historia, Bologna 1630.
  • Theorica tabulas veluti digesta in medicina, Bologna 1632.
  • De pulsibus, Bologna 1645.
  • De externis malis, Bologna 1656.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M. Barbero Richart, Iconografía Animal. La Representación en libros europeos de Historia Natural de los siglos XVI y XVII, vol. I, Universidad de Castilla-La Mancha 1999, p. 181
  2. ^ P. Findlen, Possessing Nature. Museums, Collecting, and scientific culture in Early Modern Italy, University of California Press, Berkeley 1994, p. 25
  3. ^ O. Mattirolo, L'opera botanica di Ulisse Aldrovandi (1549-1605), Bologna 1897, p. 32.
  4. ^ Cfr. la voce online dell'Enciclopedia Treccani
  5. ^ Cfr. la biografia online Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive. del Sistema museale dell'Università di Bologna.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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