Attilio Frescura

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Attilio Frescura (Padova, 1881Lecco, 1943) è stato uno scrittore e giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Angelo Frescura fondatore della prima fabbrica di occhiali del Cadore, lavorò a Bologna in qualità di redattore della casa editrice Cappelli, che pubblicò più di metà delle sue opere, vi fu anche direttore del giornale Resto del Carlino, e vi fondò il Corriere del pomeriggio. Cercò nuove strade di espressione fondando il Teatro Sperimentale Italiano. Fu interventista, ufficiale della Territoriale al fronte e decorato di medaglia d'argento e di medaglia di bronzo al valor militare; raccolse i suoi ricordi e commenti sulla Grande Guerra nel "diario di un imboscato", uno dei pochi testi privi di retorica pubblicati subito dopo la Grande Guerra e che conobbe un meritato successo.

Un suo busto è presente nella biblioteca di Calalzo insieme ad una raccolta delle sue opere.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Diario di un imboscato (1919)
  • Diciotto milioni di stelle (1920)
  • La croce dei vivi
  • I forzati dell'amore
  • Le briciole di Lazzaro
  • Le incredibili avventure di un branco di burattini
  • Mille e una locuzione o modi di dire, cioè il meccano del parlare e dello scrivere corrente, ovverosia raccolta di frasi fatte, immagini abusate ed espressioni ritrite dalle quali giova guardarsi, raccolte per sé e per gli altri da A. Frescura (1928)
  • L'isola dei fiori (1921)
  • Non vogliamo encomi (1929)
  • Canzoni popolari milanesi (1939)

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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