Ateles hybridus

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Atele bruno
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
(clade) Euarchonta
Ordine Primates
Sottordine Haplorrhini
Infraordine Simiiformes
Parvordine Platyrrhini
Superfamiglia Ceboidea
Famiglia Atelidae
Sottofamiglia Atelinae
Genere Ateles
Specie A. hybridus
Nomenclatura binomiale
Ateles hybridus
I Géoffroy, 1829
Sinonimi

Ateles belzebuth ssp. brunneus

L'atele bruno od atele variegato (Ateles hybridus I Géoffroy) è un primate platirrino della famiglia degli Atelidi.

Veniva un tempo considerato una sottospecie di Ateles belzebuth (A. belzebuth hybridus).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Vive nella fascia di confine fra Colombia e Venezuela. Predilige la foresta pluviale, ma si adatta bene anche ad altri ambienti a regime più secco, a condizione che siano ben alberati.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Misura fino ad oltre un metro e mezzo di lunghezza, di cui più della metà va ascritta alla lunga coda prensile, per un peso che sfiora i 10 kg.[senza fonte]
Il pelo è lungo e setoloso, di colore grigio-brunastro su dorso, braccia e primo terzo della coda: la testa, le spalle, la coda e gli avambracci sono invece bruno-scuro, mentre il petto ed il ventre sono bianchi. Bianco è anche un triangolo dal vertice rivolto verso l'alto che si trova sulla fronte degli animali.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di animali diurni e sociali, che vivono nella parte più alta della foresta: si riuniscono in gruppetti di circa cinque individui nell'ambito di un unico gruppo che ne conta anche più di 20 ed è guidato da una femmina dominante. Ogni gruppo occupa un proprio territorio, che aria di dimensioni a seconda della tipologia di ambiente e della disponibilità di cibo.
Le femmine hanno un ciclo riproduttivo estremamente lento (una cucciolata ogni 3-4 anni) a causa della lentezza con cui i cuccioli raggiungono l'età adulta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ateles hybridus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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