Arzhang Davoodi

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Arzhang Davoodi (10 ottobre 1953) è un insegnante e attivista iraniano, imprigionato dalle autorità iraniane dal 2003[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in ingegneria meccanica e gestione industriale all’Università del Texas,[2] viene arrestato nell'ottobre 2003 per aver criticato la condizione dei diritti umani in Iran nel documentario Forbidden Iran (con particolare focus sulla morte in carcere di Zahra Kazemi).[3]

Nel 2014 Amnesty International riporta la nuova condanna per "inimicizia contro Dio", inflitta dopo 11 anni di prigione, che comporta spesso l'esecuzione capitale.[4][5]

Impossibilitato a difendersi equamente durante il processo, è vittima di torture fisiche in carcere: ha perso l'occhio sinistro.[6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]