Arne Garborg

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Foto ritratto di Arne Garborg

Arne Garborg, nato Aadne Eivindsson Garborg (25 gennaio 1851Time, 14 gennaio 1924), è stato uno scrittore norvegese.

Scultura lapidea di Arne Garborg, collocata nei pressi della sua abitazione a Knudaheio.

Garborg sostenne la lingua Landsmål (oggi nota come Nynorsk, o Nuovo Norvegese), come lingua letteraria; tradusse l'Odissea in Nynorsk. Nel 1877 fondò il settimanale Fedraheim, in cui sollecitava le riforme in ambito politico sociale, religioso, agrario e linguistico. Si sposò con Hulda Garborg.

Biografia e carriera[modifica | modifica wikitesto]

Casa natale di Garborg a Jæren, oggi utilizzata come casa museo.

Garborg è cresciuto in una fattoria denominata Garborg, presso Undheim, Time nel distretto di Jæren, contea di Rogaland. Cresciuto insieme ad otto fratelli. Nonostante sia noto come autore, iniziò la sua attività come giornalista. Nel 1872 fondò il giornale Tvedestrandsposten, e nel 1877 il Fedraheimen, in cui lavorò come direttore editoriale sino al 1892.[1] Negli anni 1880 lavorò anche come giornalista per il Dagbladet. Nel 1894 preparò il terreno, insieme a Rasmus Steinsvik, per il giornale Den 17de Mai;[2] che poi venne rinominato Norsk Tidend nel 1935.

Le sue novelle sono profonde e avvincenti mentre i suoi saggi sono chiari e perspicaci. Non fui mai incline a tenersi alla larga dalle discussioni. Il suo lavoro affrontava l'argomento del giorno, inclusa l'impatto della religione sui tempi moderni, i conflitti traidentità nazionale ed europea e la possibilità della gente comune di partecipare effettivamente ai processi e alle decisioni politiche.


Opere[modifica | modifica wikitesto]

Garborg con sua moglie Hulda nel 1910.
  • Ein Fritenkjar (1878)
  • Bondestudentar (1883)
  • Forteljingar og Sogar (1884)
  • Mannfolk (1886)[3]
  • Uforsonlige (1888)
  • Hjaa ho Mor (1890)
  • Kolbotnbrev (1890) (Lettere)
  • Trætte Mænd (1891) (pubblicato in inglese come Tired Men o Weary Men)
  • Fred (1892) (pubblicato in inglese come Peace)
  • Jonas Lie. En Udviklingshistorie (1893)
  • Haugtussa (1895) (Poesia)
  • Læraren (1896)
  • Den burtkomme Faderen (1899) (pubblicato in inglese come The Lost Father)
  • I Helheim (1901)
  • Knudahei-brev (1904) (Lettere)
  • Jesus Messias (1906)
  • Heimkomin Son (1906)
  • Dagbok 1905-1923 (1925-1927) (Diario)
  • Tankar og utsyn (1950) (Saggi)

Citazioni[modifica | modifica wikitesto]

(EN)

«It is said that for money you can have everything, but you cannot. You can buy food, but not appetite; medicine, but not health; knowledge, but not wisdom; glitter, but not beauty; fun, but not joy; acquaintances, but not friends; servants, but not faithfulness; leisure, but not peace. You can have the husk of everything, but not the kernel.»

(IT)

«Si dice che con i soldi si può ottenere tutto, ma non è così. Si può comprare cibo, ma non l'appetito; medicine, ma non la salute; la conoscenza ma non la saggezza; l'immagine, ma non la bellezza; il divertimento ma non la gioia; conoscenti, ma non amici; servi, ma non fedeli; svago, ma non pace. Si può avere la buccia di tutto, ma non il nocciolo.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il suo amico Ivar Mortensson-Egnund curò il foglio “Fedraheimen” dal 1883 al 1889.
  2. ^ Il 17 maggio è il giorno dell'indipendenza norvegese
  3. ^ Confiscato.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • The Literary Masters of Norway, with samples of their works, introduced by Carl Henrik Grøndahl and Nina Tjomsland; Tanum-Norli, Oslo 1978

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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