Arnaldo Petretti
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Arnaldo Petretti | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 21 dicembre 1939 – |
Legislatura | XXX |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Funzionario; dirigente d'azienda |
Arnaldo Giuseppe Francesco Marcello Petretti (Orbetello, 13 febbraio 1878 – Roma, 11 febbraio 1952) è stato un avvocato, funzionario e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Funzionario pubblico, in forza nelle amministrazioni dell'interno e del tesoro dal 1904 al 1923, è stato consigliere di stato dal 1927 al 1948, con funzioni di presidente della terza sezione dal 1946[1]. Nel corso della sua carriera ha svolto numerosi incarichi:
- direttore generale dei combustibili e servizi diversi presso il Ministero dell'agricoltura (1920-1923)[2]
- reggente la Direzione generale dell'industria e delle miniere presso il Ministero dell'economia nazionale (31 gennaio 1926)
- reggente la Direzione generale del commercio e della politica economica presso il Ministero dell'economia nazionale (28 giugno 1928)
- membro del Consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale per le assicurazioni (INA) (21 ottobre 1923)
- membro del Consiglio di amministrazione, vicepresidente e presidente dell'Azienda generale italiana petroli
- membro del Consiglio di amministrazione dell'ENIT
- membro del Consiglio di amministrazione dell'Ente nazionale serico
- consigliere della Società nazionale Cogne
- consigliere dell'Ente nazionale per l'esportazione
- membro del Consiglio di amministrazione dell'Istituto mobiliare italiano
- Vicepresidente dell'Azienda minerali metallici italiani.
Fu Vicegovernatore generale dell'Africa Orientale italiana (25 giugno 1936-15 dicembre 1937).
Nel secondo dopoguerra, l'Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo respinse la richiesta di sua decadenza da senatore.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Civili
[modifica | modifica wikitesto]Militari
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ XXXIX Annuario del Consiglio di Stato, p. 12.
- ^ In tale veste nella primavera del 1923 si oppose ad una proposta di acquisto di residuati bellici avanzata da Amerigo Dumini: secondo Mauro Canali, Il delitto Matteotti, Camerino, 1996, p. 190, il ministro Giuseppe De Capitani d'Arzago lo definì "ottimo e rigidissimo funzionario", in una replica giornalistica del luglio 1924 (su La miniera italiana: nota 73 di pagina 219) al quotidiano Il Popolo, che aveva rivelato il fatto.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Arnaldo Petretti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- PETRETTI Arnaldo, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Categorie:
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