Antonio Pacini (umanista)

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Antonio Pacini, detto Tudertino (Castelvecchio, ... – Todi, 1489), è stato un umanista e letterato italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato all'inizio del XV secolo a Castelvecchio, nel territorio di Todi, studiò a Firenze sotto Francesco Filelfo per poi divenire tutore di Giovanni de' Medici, secondogenito di Cosimo.[1] In seguito si avvicinò agli ambienti della Curia romana.[1]

Fu traduttore di sei delle Vite parallele di Plutarco (Timoleone, Camillo, Mario, Fabio Massimo, Pelopida, Teseo), di Gregorio Nazianzeno e di Luciano, e compose una Oratio in laudem Florentiae.[1]

Dal 1442 insegnò poetica e retorica allo Studio di Firenze.[1] Nel 1450 tornò a Todi, dove fu fondatore dell'Accademia dei Convivanti e fu precettore di Bartolomeo d'Alviano.[1]

Morì nel 1489 e venne sepolto nella chiesa di San Nicolò.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Francesco Lucioli, PACINI, Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 80, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2014. Modifica su Wikidata

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C. Crimi, Antonio Pacini traduttore del carme giambico «De virtute» di Gregorio Nazianzeno, in Tradizioni patristiche nell'Umanesimo, a cura di M. Cortesi, C. Leonardi, Firenze, 2000, pp. 295-315.
  • M. Pade, The reception of Plutarch’s Lives in fifteenth-century Italy, I-II, Copenhagen, 2007.
  • K. Sidwell, Manoscritti umanistici di Luciano in Italia nel Quattrocento, in Res publica litterarum, IX (1986), pp. 241-253.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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