Antipsicotico di terza generazione

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Gli antipsicotici di terza generazione sono una categoria di psicofarmaci ad azione multimodale che associano all'effetto antipsicotico anche un effetto antidepressivo, in quanto agiscono oltre che sui recettori dopaminergici anche su quelli serotoninergici.

Essendo farmaci usciti sul mercato nel 2015, sono ancora poco studiati, ma nonostante questo cominciano a diffondersi a causa dell'ampio spettro di patologie trattate.[1][2]

Meccanismo di azione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Neurolettici § Meccanismo di azione.

La principale caratteristica che differenzia gli antipsicotici di terza generazione da quelli delle generazioni precedenti è quella di avere un'azione di agonismo parziale sia sui recettori della dopamina che su quelli della serotonina.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

La classe principale è quella delle fenilpiperazine della quale fanno parte l'aripiprazolo, il brexpiprazolo e la cariprazina,[3] approvata da EMA nel 2017.[4] Altri farmaci di questa categoria sono la blonanserina e la pimavanserina.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Donatella Marazziti, Federico Mucci e Elisabetta Parra, Cariprazina: dalle affinità recettoriali agli effetti terapeutici. Rassegna nei disturbi dello spettro schizofrenico ed expert opinion, in Rivista di Psichiatria, vol. 56, n. 2, 1º marzo 2021, pp. 10–17. URL consultato il 10 maggio 2023.
  2. ^ Mario Amore e Andrea Aguglia, Esperienze di switch a cariprazina in pazienti schizofrenici con comparsa di effetti collaterali/comorbilità mediche, in Rivista di Psichiatria, vol. 54, n. 6, 1º novembre 2019, pp. 7–10. URL consultato il 10 maggio 2023.
  3. ^ Marco A. Riva, Antipsicotici di terza generazione: focus su cariprazina, in Rivista di Psichiatria, vol. 56, n. 2, 1º marzo 2021, pp. 1–9. URL consultato il 10 maggio 2023.
  4. ^ Arriva in Italia l'antipsicotico cariprazina per la schizofrenia • NCF, su NCF - Notiziario Chimico Farmaceutico, 25 ottobre 2018. URL consultato il 10 maggio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Russo SJ, Murrough JW, Han M, Chamey DS, Nestler EJ. Neurobiology of resilience. Nat Neurosci 2012; 15: 1475-84.
  • Stahl SM. Antipsychotic agents. In: Stahl’ Essential Psychopharmacology. 4th ed. New York: Cambridge University Press, 2013.
  • Cooper MA, Clinard CT, Morrison KE. Neurobiological mechanisms supporting experience-dependent resistance to social stress. Neuroscience 2015; 291: 1-14.
  • Remington G, Addington D, Honer W, Ismail Z, Raedler T, Teehan M. Guidelines for the pharmacotherapy of schizophrenia in adults. Can J Psychiatry 2017; 62: 604-16.