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Antioccidentalismo

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L'antioccidentalismo (o sentimento anti-occidentale e, raramente, occidentalofobia), si riferisce all'opposizione, al pregiudizio o all'ostilità verso le persone, la cultura o le politiche del mondo occidentale.[1]

In molti casi moderni, il sentimento anti-occidentale è alimentato dall'anti-imperialismo, in particolare contro i Paesi "ritenuti colpevoli dei crimini coloniali del passato e del presente", ovvero Francia, Regno Unito, Germania, Belgio e Paesi Bassi. Il sentimento anti-occidentale è presente in molti Paesi, anche in Occidente, soprattutto in quelli europei. Anche nel mondo musulmano esiste un ampio sentimento anti-occidentale nei confronti di europei e americani. Il sentimento anti-americano deriva dal sostegno degli USA ad Israele, dall'invasione dell'Iraq nel 2003 e dalle numerose sanzioni contro l'Iran.[2]

Samuel P. Huntington sostiene che, dopo la guerra fredda, il conflitto internazionale per l'ideologia economica sarà sostituito da quello per le differenze culturali.[3] Il suo "Scontro di civiltà" sostiene che il regionalismo economico e politico sposterà sempre più i Paesi non occidentali verso l'impegno geopolitico con Paesi che condividono i loro valori. Sostiene che l'aumento della popolazione musulmana e la crescita del fanatismo islamico stanno portando a un rifiuto dell'occidentalizzazione.

  1. ^ (EN) ANTI-WESTERN | Meaning & Definition for UK English | Lexico.com, su Lexico Dictionaries | English. URL consultato il 3 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2018).
  2. ^ (EN) Anti-western violence gripping the Arab world has little to do with a film, su the Guardian, 14 settembre 2012. URL consultato il 3 luglio 2022.
  3. ^ (EN) Samuel P. Huntington, The Clash of Civilizations?, 27 maggio 2022. URL consultato il 10 luglio 2022.

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