António Lopes Ribeiro

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António Lopes Ribeiro (Lisbona, 16 aprile 1908Lisbona, 14 aprile 1995) è stato un regista e critico cinematografico portoghese.

Il lavoro di António Lopes Ribeiro andò di pari passo con l’attività politica e dittatoriale di António de Oliveira Salazar, per oltre quarant’anni realizzò più di cinquanta film tra documentari, lungometraggi, cortometraggi. Al tempo del cinema muto insieme a Leitão de Barros visitò i principali studi europei, dove ebbe modo di incontrare Dziga Vertov ed Ėjzenštejn. Dopo il suo primo film sonoro, Gado Bravo del 1934[1], nel 1936 realizza il più noto film di propaganda portoghese, A Revolução de Maio che si riferisce al colpo di stato del 27 aprile 1928 che porta alla caduta della prima repubblica, «una delle più giovani Repubbliche europee, impiantata nel 1910».[2] Con la Rivoluzione dei garofani Lopes Ribeiro fu dimenticato in quanto regista, gli ultimi film, del 1970, riguardavano il Portogallo in lutto per la morte di Salazar e il Portogallo all'Expo '70. Nella sua epoca d'oro coinvolse e rese famoso il fratello minore, l’attore Ribeirinho (Francisco Carlos Lopes Ribeiro , Lisbona 21 settembre 1911 – ivi 7 febbraio 1984).

Manifesto del film di António Lopes Ribeiro Gado Bravo del 1934

Autore ufficiale[modifica | modifica wikitesto]

Il cinema portoghese è sempre stato messo in relazione con la storia novecentesca del paese, storicamente appartato, al rapporto «tra estetica e politica (…) particolarmente care al dibattito contemporaneo».[3] In questa ottica, in un’intervista, Fernando Lopes ebbe a dichiarare: «Conoscevamo Leitão de Barros e Lopes Ribeiro, che erano gli autori ufficiali, i "padroni" (soprattutto Lopes Ribeiro) del cinema».[4]

Nel 1941 Lopes Ribeiro realizza il sontuoso documentario di 62 minuti A Exposição do Mundo Português che coinvolge l'architetto Cottinelli Telmo[5], autore con Leopoldo de Almeida del Monumento alle scoperte. L'interno di ogni padiglione è un deposito riguardante spazi e tempi della storia portoghese dalla fondazione all'Estado Novo, unico stato straniero presente il Brasile.[6]

Critico cinematografico[modifica | modifica wikitesto]

Lopes Ribeiro insieme a Chianca de Garcia nel 1928 fondarono la prima serie di Imagem, di cui quest'ultimo diventerà direttore.[7] La rivista nasce in quello che viene considerato il primo periodo di censura del regime, che va dal 1928 al 1935, quando ancora essa era caratterizzata da una relativa mitezza, che terminò in corrispondenza della Guerra civile spagnola quando la crociata anticomunista divenne egemone.[8]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Lungometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Documentari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) TMDB, Gado Bravo, su themoviedb.org, 1934. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  2. ^ Stefano De Rosa (curatore), Modernismo in Portogallo 1910-1940, Firenze, Leo S.Olschki Editore, Maggio 1997, pp. 19-23.
  3. ^ Federico Pierotti, Diorama lusitano. Il cinema portoghese come archeologia dello sguardo, n. 62, Milano Udine, Mimesis/Cinema, febbraio 2018, p. 14.
  4. ^ Augusto M. Seabra, Le vie del Nuovo. Intervista con Fernando Lopes, in Portogallo: "Cinema Novo" e oltre..., Venezia, Editori Marsilio, giugno 1988, p. 244.
  5. ^ (PT) Cinept Cinema Portugues, A Exposição do Mundo Português (1941), su cinept.ubi.pt, Sociedade Portuguesa de Actualidades Cinematográficas - SPAC. URL consultato il 22 gennaio 2024.
  6. ^ (PT) Cinemateca Portuguesa-Museu do Cinema, A Exposição do Mundo Português, su cinemateca.pt. URL consultato il 22 gennaio 2024.
  7. ^ (PT) M.M.L., Dicionário dos Cineastas, in Cinept Cinema Português, 2012-2024. URL consultato il 1º febbraio 2024.
  8. ^ (PT) Joaõ Bénard da Costa Cinemateca Portuguesa Lisboa, A Censura Ao Cinema Em Portugal, in I limiti della rappresentazione: censura, visibile, modi di rappresentazione nel cinema, Udine, Atti Università degli Studi Forum, 2000, pp. 453-463.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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