Anomalurus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Anomalurinae)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Anomalurus
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
(clade)Glires
OrdineRodentia
SottordineAnomaluromorpha
FamigliaAnomaluridae
SottofamigliaAnomalurinae
Gervais, 1849
GenereAnomalurus
Waterhouse, 1843
Sinonimi

Anomalurops
Matschie, 1914

Anomalurus Waterhouse, 1842 è un genere di roditori della famiglia degli Anomaluridi, della quale risulta essere il più numeroso con quattro specie ascritte. È inoltre il solo genere della sottofamiglia Anomalurinae Gervais, 1849, anche se talvolta Anomalurus beecrofti viene classificato nel genere Anomalurops nell'ambito della stessa sottofamiglia[1].

Al genere sono ascritte le specie di maggiori dimensioni dell'intera famiglia, con Anomalurus pelii che raggiunge quasi il metro di lunghezza (coda compresa) ed i 2 kg di peso[2]: tuttavia, anche le altre specie hanno buona taglia (fra i 25 ed i 60 cm di lunghezza).

Il pelo è piuttosto lungo, con colorazioni varie a seconda della specie, ma sempre a tinte scure e mimetiche: sotto la coda sono presenti due file di caratteristiche strutture simili a scaglie, che l'animale utilizza al termine delle planate per fare attrito con substrato e fermarsi, oppure per meglio distribuire il peso durante la scalata di superfici verticali. Gli occhi sono grandi, le zampe munite di forti unghiette ricurve, la coda lunga più del corpo: fra le zampe anteriori e posteriori e fra queste ultime e la coda è presente un patagio che permette all'animale lunghe planate (oltre 100 m confermati per A. derbianus, fonti non confermate parlano di planate di oltre 250 m[3]) di albero in albero.

Si tratta di animali essenzialmente diurni, che durante il giorno riposano in gruppi all'interno di cavità dei tronchi d'albero. Poco altro si sa del loro comportamento, in quanto molto schivi e perciò difficili da studiare.
Si nutrono principalmente di corteccia, anche se alla bisogna mangiano qualsiasi materiale di origine vegetale, e raramente anche insetti ed altri invertebrati.

  1. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, pp.1532-1534, ISBN 0-8018-8221-4.
  2. ^ Grzimek, Animal Life Encyclopedia
  3. ^ Ronald M. Nowak: Walker's Mammals of the World. Johns Hopkins University Press, 1999

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi