Angiolo Cianferoni

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Angiolo Cianferoni (... – ...; fl. XIX secolo) è stato un ingegnere italiano del Granducato di Toscana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Casentinese, figlio di Amaddio Cianferoni, amministratore di una cartiera a Papiano,[1] lavorò come ingegnere per la Soprintendenza alla conservazione del Catasto e al Corpo ingegneri di acque e strade del Granducato di Toscana, al servizio di Leopoldo II di Lorena.[2]

Dal 1827 al 1828 progettò a Orbetello la nuova strada che dalla Peschiera di Nassa conduceva a Porto Ercole e fu in seguito autore di interventi a Colle di Val d'Elsa dal 1829 al 1832 e a Palazzuolo sul Senio nel 1833.[2][3] Dal 1834 al 1838 fu impiegato nella direzione del Corpo di ingegneri di acque e strade ad Arcidosso.[2]

In qualità di ingegnere di terza classe, operò a Pontremoli nelle attività di livellazione dei terreni e nella progettazione di nuove strade e edifici civili: suoi i disegni del palazzo del Tribunale del 1838 e del carcere nel 1839.[2] Nel 1841 venne promosso ingegnere di seconda classe e destinato a Prato.[2]

Nel 1846 ottenne la qualifica di ingegnere di prima classe e lavorò fino al 1848 a Grosseto, dove dette una nuova sistemazione alla piazza principale, in occasione del posizionamento del monumento al granduca scolpito da Luigi Magi.[2]

Dal 1849 al 1851 progettò le nuove carceri di Arezzo e il palazzo della prefettura.[4][5][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Massaini 2015, p. 464.
  2. ^ a b c d e f Cianferoni, Angiolo, su Digital DISCI. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  3. ^ Barsanti, Bonelli Conenna, Rombai 2001, p. 59.
  4. ^ Cresti, Zangheri 1978, pp. 61-62.
  5. ^ Caciagli, Castiglia 2001, pp. 126, 559, 581, 591-593, 599.
  6. ^ Fabbroni Redi 2003, p. 11.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Danilo Barsanti, Lucia Bonelli Conenna e Leonardo Rombai, Le carte del granduca. La Maremma dei Lorena attraverso la cartografia, Grosseto, Biblioteca Chelliana, 2001.
  • Costantino Caciagli e Roberto Castiglia (a cura di), I disegni degli ingegneri della Camera di soprintendenza comunitativa di Pisa, Agnano, Archivio di Stato di Pisa, 2001.
  • Carlo Cresti e Luigi Zangheri, Architetti e ingegneri nella Toscana dell'Ottocento, Firenze, Uniedit, 1978.
  • Carlo Cresti, La Toscana dei Lorena politica del territorio e architettura, Milano, Amilcare Pizzi, 1987.
  • Maria Grazia Fabbroni Redi, La dimora dei grandi aretini. Mito e storia nel palazzo della provincia di Arezzo, Montepulciano, Le Balze, 2003.
  • Moreno Massaini, Alto Casentino, Papiano e Urbech. La storia, i fatti, la gente, Pratovecchio Stia, AGC Edizioni, 2015.
  • Ilario Principe, Fortificazioni e città nella Toscana lorenese, Vibo Valentia, Mapograf, 1988.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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