Ana Vidović

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Ana Vidović
NazionalitàBandiera della Croazia Croazia
GenereMusica classica
Periodo di attività musicale1994 – in attività
Strumentochitarra
Album pubblicati6
Studio6
Sito ufficiale

Ana Vidović (Karlovac, 8 novembre 1980) è una chitarrista croata.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò a suonare la chitarra classica all'età di cinque anni, ispirata dal fratello Viktor.[1] Anche suo padre era un chitarrista, ma suonava la chitarra elettrica. Ana cominciò ad esibirsi all'età di 7 anni e a 11 anni si esibiva già in concerti internazionali.[2] All'età di 13 anni divenne la più giovane studentessa della prestigiosa National Musical Academy in Zagabria,[2] dove studiò col Professor Istvan Romer. Inoltre studiò all'Università di Zagabria.

La reputazione della Vidović in Europa, le portò un invito a studiare con Manuel Barrueco al Peabody Conservatory di Baltimora.[3] Da allora ha vissuto negli Stati Uniti, dove lavora anche come insegnante privata.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Ana Vidović ha vinto numerosi premi in competizioni internazionali in tutto il mondo. Tra questi, il primo premio nella Competizione Internazionale "Albert Augustine" a Bath, in Inghilterra, il concorso Fernando Sor a Roma e il concorso Francisco Tárrega a Benicasim, in Spagna.[4]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

CD
  • Ana Vidovic, Croatia Records, 1994
  • Ana Vidovic - Gitara, Croatia Records, 1996
  • Guitar Recital, Naxos Laureate Series, 1998
  • The Croatian Prodigy, BGS, 1999
  • Ana Vidovic Live!, Croatia Records, 2001
  • Federico Moreno Torroba Guitar Music Vol. 1, Naxos, 2007
Video
  • Ana Vidovic-Guitar Virtuoso: A Live Performance and Interview! Mel Bay Prod., 2006

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) www.croatia.org
  2. ^ a b ilcentro.gelocal, su ilcentro.gelocal.it. URL consultato il 19 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  3. ^ (EN) www.krannertcenter.com Archiviato il 9 settembre 2015 in Internet Archive.
  4. ^ Sir Compton Mackenzie, Stone Christopher, The Gramophone, C. Mackenzie, 2007, p. 129. URL consultato il 4 May 2012.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN4603073 · ISNI (EN0000 0000 5218 8990 · Europeana agent/base/56317 · LCCN (ENno2002079257 · GND (DE1160053308 · NSK (HR000117414 · CONOR.SI (SL52368739 · WorldCat Identities (ENlccn-no2002079257