Amelia di Uvea

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Amelia di Uvea
La regina Amelia nel 1887 con le giovani nobili di Wallis davanti al palazzo reale
Regina di Uvea
In carica20 febbraio 1869 –
10 marzo 1895
Predecessoreregina Falakika Seilala
SuccessoreVito Lavelua II
Nome completoAmelia Tokagahahau Aliki
NascitaMata-Utu, 1845
MorteMata-Utu, 10 marzo 1895
SepolturaCattedrale di Notre-Dame de l'Assomption, Mata-Utu
DinastiaSeconda dinastia Takumasiva
Padreun fratello di Falakika Seilala
FigliVito Lavelua I
Lusiano Aisake
Mautamakia I
ReligioneCristianesimo

Amelia di Uvea, nota anche come Amelia di Wallis (Mata-Utu, 1845Mata-Utu, 10 marzo 1895), è stata regina regnante di Uvea per 26 anni, dal 1869 al 1895. L'isola di Wallis, in lingua wallisiana anche Uvea, è uno dei tre domini in cui è ripartito il territorio francese dell'arcipelago di Wallis e Futuna (nella parte meridionale del Pacifico, tra le isole Figi e Samoa) dove è situata la capitale, Mata-Utu, centro amministrativo e residenza dei sovrani. I tre regni tradizionali (Uvea, Sigave e Alo) sono tollerati dalla Francia e conservano una specifica e importante funzione, specialmente tra gli abitanti.[1] L'attuale re di Uvea, discendente dalla regina Amelia, è, dal 2008, Kapiliele Faupala, e dal 2016 Patalione Kanimoa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ebbe un ruolo significativo e determinante nei destini dell'isola durante i ventisei anni del suo regno. Fu la seconda sovrana a fregiarsi del rango di regina: i precedenti reggitori erano soltanto capi. La prima fu la zia Falakika Seilala (1858-1869; Amelia era la figlia di un suo fratello minore premorto precocemente): nel 1829-1830 esercitò il potere Toifale, dal 1953 al 1958 la regina Aloisia Brial. Il monarca di Uvea, uomo o donna, viene indifferentemente denominato Lavelua.[2]

Nel suo periodo di regno furono sovrane per proprio diritto: Vittoria del Regno Unito, Guglielmina dei Paesi Bassi, Ranavalona II del Madagascar, Ranavalona III del Madagascar, Shah Jehan begum di Bhopal, e Liliuokalani delle Hawaii.[3]

Dopo che i missionari chiesero la protezione della Francia, questa fece di tutto per impadronirsi dell'arcipelago. La regina Amelia, il 5 aprile 1887, sottoscrisse formalmente un trattato che decretava il protettorato della repubblica francese sulle isole, a condizione che rimanessero invariati il suo potere sui sudditi e l'autonomia. Anche i re Anise Tamole di Sigave e Soane Malia Musulamu di Alo firmarono simili convenzioni.[4]

La regina si convertì al Cattolicesimo, completò la costruzione del palazzo reale nella capitale Mata-Utu e fece realizzare la vicina cattedrale di Notre-Dame de l'Assomption, dove sarà sepolta. Morì il 10 marzo 1895, all'età di 50 anni, e le succedette il primogenito Vito Lavelua II (1895-1904). I suoi discendenti regnano tuttora nell'isola Wallis.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Mappa di Uvea
  1. ^ Pinelli-Gourmel, p. 10
  2. ^ Righetti, p. 148
  3. ^ Poncet, p. 24
  4. ^ Poncet. p. 35
  5. ^ Pinelli-Gourmel, p. 45

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jean-Dominique Pinelli-Gérard Gourmel, Au Pays de Trois Royaumes, ed. Pacifique, Paris 1991.
  • Alexandre Poncet, Histoire de l'île Wallis, Société des Océanistes, Paris 1972.
  • Rossella Righetti, Oceano Pacifico, Edizioni & Comunicazione, Milano 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Regina di Uvea Successore
regina Falakika Seilala 20 febbraio 1869 - 10 marzo 1895 Vito Lavelua II