Amelia Tessitore Gelanzè

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Piazza Navona, 1885

Amelia Tessitore Gelanzè (Messina, 17 novembre 1866Napoli, dopo 1930) è stata una pittrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Amelia Tessitore Gelanzè nasce a Messina ma vive prevalentemente a Napoli,[1][2] dove impara a dipingere presso il padre Francesco Tessitore, allievo di Achille Carrillo e Domenico Morelli, insieme al fratello Fulvio.[3] Secondo quanto scrive Enrico Giannelli nel 1916, ha come maestri i migliori artisti di Napoli.[1]

A Napoli esordisce come pittrice a vent'anni, nel 1886, presentando alla Società Promotrice di Belle Arti, sorta nel 1861 sull'esempio delle Promotrici fiorentina e torinese,[4] Una via dell'antica Napoli, olio su tela, attualmente nella collezione della banca Intesa Sanpaolo.[5]

Nel 1887, l'artista presenta, sempre nell'ambito della Promotrice partenopea, La via di Poggioreale, opera che viene acquistata dal Banco di Napoli. Nel corso degli anni seguenti, continua a partecipare alle mostre napoletane con opere quali Parco Regina Margherita a Napoli (1911), acquistato dal Municipio di Napoli.[1]

Amelia Tessitore Gelanzè partecipa ad altri eventi espositivi, fra cui L'Esposizione Italiana di Londra del 1888, con l'opera Tra le montagne del Vomero, e L'Esposizione Nazionale di Palermo (1891), presentando uno Studio dal vero, acquistato dal Municipio di Napoli[1].

Tra le altre sue opere, Il mio cortile, La salita del Monastero, Estate (1890) acquistato dalla Società Promotrice e toccato "in sorte a S. M. il Re Umberto I"[1], In San Lorenzo (1891), Una villa nei dintorni di Napoli (1894), Cappella in San Lorenzo (1897).[1][6] Lo stile ed i soggetti raffigurati mostrano che l'artista si sente vicina alla tradizione della Scuola di Posillipo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Enrico Giannelli, Artisti napoletani viventi: pittori, scultori ed architetti; opere da loro esposte, vendute e premi ottenuti in Esposizioni Nazionali ed Internazionali, prefazione di Eduardo Dalbono, Tipografia Melfi & Joele, Napoli, 1916, p. 457.
  2. ^ Dizionario degli artisti, a cura di Cristina Bonagura, Istituto Geografico De Agostini, Amelia Tessitore Gelanzè, su istitutomatteucci.it.
  3. ^ Dizionario degli artisti, a cura di Cristina Bonagura, Istituto Geografico De Agostini, Fulvio Tessitore, su istitutomatteucci.it.
  4. ^ Società promotrice di Belle Arti Salvator Rosa, Statuto della Società Promotrice di Belle Arti in Napoli, Tipografia Guerrera, Napoli, 1863.
  5. ^ Progetto Cultura Intesa Sanpaolo, su progettocultura.intesasanpaolo.com. URL consultato il 12 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2016).
  6. ^ Agostino Mario Comanducci, I pittori italiani dell'Ottocento: dizionario critico e documentario, Artisti d'Italia, Milano 1934.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Giannelli, Artisti napoletani viventi: pittori, scultori ed architetti; opere da loro esposte, vendute e premi ottenuti in Esposizioni Nazionali ed Internazionali, prefazione di Eduardo Dalbono, Tipografia Melfi & Joele, Napoli, 1916.
  • Agostino Mario Comanducci, I pittori italiani dell'Ottocento: dizionario critico e documentario, Artisti d'Italia, Milano, 1934.
  • Roberto Rinaldi, Pittori a Napoli nell'Ottocento, Libri & Libri, Napoli, 2001.
  • Eligio Imarisio, Donna poi artista, identità e presenza fra Otto e Novecento, Franco Angeli, Milano, 1996.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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