Algernon Keith-Falconer, IX conte di Kintore

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Algernon Keith-Falconer

Governatore dell'Australia Meridionale
Durata mandato11 aprile 1889 –
10 aprile 1895
MonarcaVittoria
PredecessoreSir William Robinson
SuccessoreSir Thomas Buxton

Dati generali
Suffisso onorificoConte di Kintore
Partito politicoPartito Conservatore
UniversitàTrinity College

Algernon Hawkins Thomond Keith-Falconer, IX conte di Kintore (Edimburgo, 12 agosto 1852Londra, 3 marzo 1930) è stato un politico scozzese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Lixmount House, nei pressi di Edimburgo, Algernon era il figlio di Francis Keith-Falconer, VIII conte di Kintore, e di sua moglie, Louisa Madaleine Hawkins[1]. Studiò a Eton e al Trinity College.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1880, Lord Kintore divenne un candidato conservatore per il Chelsea. Nello stesso anno succedette a suo padre alla contea. Nel 1885 era un rappresentante della Camera dei lord e un Lord-in-Waiting (1885-1886 e 1895-1905), e un anno dopo la sua nomina, un membro del Consiglio privato. Ricoprì la carica di Capitano dei Yeomen della guardia (1886-1889). Egli era il colonnello del 3º Battaglione del Gordon Highlanders. Nel 1913 è stato nominato Vice Presidente della Camera dei lord.

Governatore dell'Australia Meridionale[modifica | modifica wikitesto]

Lord Kintore divenne Governatore dell'Australia Meridionale (1889-1895). Arrivò con la sua famiglia ad Adelaide, in Australia Meridionale, l'11 aprile 1889 a bordo della Orient ed è stato formalmente accolto dal Presidente della Corte Suprema Samuel Way, che in seguito si è dimesso come Gran Maestro della Gran Loggia dell'Australia Meridionale in suo favore.

Massone, durante il suo mandato di governatore (1889-1895) è Gran Maestro della Gran Loggia unita d'Australia del Sud[2].

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 14 agosto 1873[3] a Londra, Lady Sydney Charlotte Montagu (14 ottobre 1851-21 settembre 1932), figlia di George Montagu, VI duca di Manchester e di Harriet Sydney Dobbs. Ebbero quattro figli:

  • Ethel Sydney Keith-Falconer, contessa di Kintore (20 settembre 1874-21 settembre 1974), sposò John Baird, I visconte Stonehaven, ebbero cinque figli;
  • Lady Hilda Madeleine Keith-Falconer (5 novembre 1875-13 luglio 1967);
  • Ian Douglas Montagu Keith-Falconer, Lord Inverurie (5 aprile 1877-26 agosto 1897);
  • Arthur Keith-Falconer, X conte di Kintore (5 gennaio 1879-25 maggio 1966).

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi mesi del 1901, su ordine di Edoardo VII, prese parte ad una speciale missione diplomatica nell'annunciare l'ascesa al trono del Re ai governi di Danimarca, Svezia e Norvegia, Russia, Germania e Sassonia.

Morì il 3 marzo 1930, all'età di 77 anni, nella sua residenza a Londra, di bronchite acuta e ascesso periuretrale. Egli è stato sepolto il 7 marzo 1930 a Keith Hall, Inverurie, Aberdeen. Gli successe il suo unico figlio superstite, Arthur. La figlia maggiore, Lady Ethel, infine ereditò la contea.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze britanniche[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Michele e San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Rossa - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Cristo (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di Gran Croce dell'Ordine della Stella Polare - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Edmund Lodge, The Peerage Of The British Empire, Oxford University, 1858, p. 334.
  2. ^ Kent Henderson, Vice-Regal Grand Masters - Who and Why?, su kenthenderson.com.au, Freemasonry. URL consultato il 7 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2013).
  3. ^ 9th Earl of Kintore at thePeerage.com Person Page

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN91432309 · ISNI (EN0000 0000 6501 9897 · GND (DE1221986589 · WorldCat Identities (ENviaf-91432309