Al-Asma'i
Abū Saʿīd ʿAbd al-Malik ibn Qurayb al-Aṣmaʿī (in arabo أبو سعيد عبد الملك ابن قريب الأصمعي?; Bassora, 740 – Bassora, 831) è stato un biologo, zoologo e botanico arabo.
Filosofo, grammatico e dotto arabo della Scuola di Bassora, fu autore di numerose opere di biologia, zoologia e anatomia umana.
Era un musulmano assai pio e appassionato di poesia. Apportò un contributo notevole allo studio della botanica,[1] della zoologia e dell'allevamento di animali domestici.[2]
Fu attivo all'epoca dei califfi abbasidi di Baghdad e si trasferì a Baghdad all'epoca del califfo Hārūn al-Rashīd, in un ambiente culturale in cui i lavori di classificazione degli animali e delle piante erano pratica corrente tra i numerosi scienziati che agivano nella «Bayt al-Ḥikma», tra i quali proprio le realizzazioni di al-Aṣmaʿī sembra fossero quelli più noti e apprezzati negli ambienti scientifici dell'epoca e dei secoli a venire, anche se non si dovrà dimenticare il contributo di alto profilo di Abu Hanifa al-Dinawari del Kitāb al-nabat.
Le sue opere più celebri sono il Kitāb al-ibil (sui dromedari), il Kitāb al-khayl (sul cavallo), il Kitāb al-fāriq (sulle bestie rare), il Kitāb al-wuḥūsh (sulle bestie feroci), il Kitāb al-shāʾ (sulla pecora) e il Kitāb khalq al-insān (lett. "Libro della creazione dell'uomo"), che trattava di anatomia umana, a riprova del fatto che al-Aṣmaʿī era in possesso di conoscenze quanto mai avanzate per i tempi.
Praticamente egli lavorò sulla riproduzione e la selezione dei cavalli e dei dromedari e fu uno dei primi scienziati ad affrontare sistematicamente tali problematiche.
I giardini zoologici
[modifica | modifica wikitesto]Varrà la pena ricordare che all'epoca i califfi ospitavano nei giardini immensi dei loro palazzi dei veri e propri giardini zoologici in cui riunivano le più diverse specie di animali, dalle più rare alle più curiose, così come faranno pochi secoli dopo anche i Normanni in Sicilia, ampiamente influenzati dalle pratiche e dalla cultura degli Arabi e dei musulmani in genere che li avevano preceduti e che i sovrani cristiani mantennero, sia pure in stato di sudditanza al trono cristiano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Toufic Fahd, "Botany and agriculture", in Roshdi Rasheed (ed.), Encyclopedia of the History of Arabic Science, Volume 3: Technology, Alchemy and Life Sciences, Londra, Routledge, 1996, p. 814. ISBN 0-415-12412-3.
- ^ (EN) Paula R. Stiles, "Animal husbandry", in Josef W. Meri (ed.), Medieval Islamic Civilization : An Encyclopedia, Volume 1: A-K, Index, New York, Taylor & Francis, 2006, pp. 46-47. ISBN 0-415-96691-4.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ibn Khallikān, Wafayāt al-aʿyān, trad. di Mac Guckin de Slane, Parigi e Londra, 1843, vol. II, pp. 123-127.
- Mufaḍḍal (al-), ibn al-Ḍabbī, Die Mufaddalījāt, Heinrich Thorbecke (editore). Leipzig: Brockhaus, 1885
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua araba dedicata a Al-Asma'i
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) al-Aṣmaʿī, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Al-Asma'i, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90046590 · ISNI (EN) 0000 0001 1898 0172 · CERL cnp00403239 · LCCN (EN) n83148717 · GND (DE) 119031329 · BNF (FR) cb135631805 (data) · J9U (EN, HE) 987007275620705171 |
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