Aggelikī Chatzīmichalī

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Aggelikī Chatzīmichalī (in greco Αγγελική Χατζημιχάλη?, reso anche Angelica Chatzimichali[1]; Atene, 1895Atene, 4 marzo 1965[2]) è stata una scrittrice e folclorista greca, nota principalmente per i suoi studi sull'arte e sulla tradizione popolare del proprio Paese e per i suoi sforzi nel preservare il patrimonio culturale nazionale[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nel 1895 a Plaka (quartiere di Atene) ed era la figlia dell'editore e collezionista Alexios Kolyvas (di Zante) e di Sophia Bournia (proveniente da Skyros e Chios[4]). Sposò l'ingegnere Michalis Glitsos dal quale ebbe una figlia di nome Ersi. Il matrimonio con Glitsos durò solo un anno e mezzo.[5] Sposò poi Platona Chatzimichali, dal quale ebbe un figlio, il futuro architetto Nikos Chatzimichali.

Inizialmente si avvicinò alla pittura studiando contemporaneamente l'arte popolare bizantina e quella greca moderna, che furono l'argomento principale del suo lavoro e della sua ricerca. Il suo obiettivo era raccogliere e salvare quanti più elementi possibili della cultura popolare greca.[6] Successivamente collaborò con il Lykeion ton Ellinidon, contribuendo in maniera decisiva nel 1920 alla fondazione di una sua filiale a Smirne[7] mentre contemporaneamente fu inclusa da Ioanna Papantoniou, insieme a Kallirroi Parren e ad altre donne dell'epoca, tra le «donne greche ispiratrici» che lottavano per la conservazione del patrimonio culturale popolare greco e per il collegamento della Grecia antica con quella moderna.[8]

Chatzimichali compì numerosi viaggi in diverse parti della Grecia continentale e insulare raccogliendo prezioso materiale folcloristico che fu la fonte principale delle sue opere.[3][1] Sia nel 1927[9] che nel 1930[10] partecipò all'organizzazione dei Festival Delfici di Angelos Sikelianos ed Eva Palmer. Nel 1928 organizzò lo stand dell'arte popolare all'Esposizione Internazionale di Salonicco[11] e nel 1937 fondò l'Associazione ellenica dell'artigianato (dal 1957, Organizzazione statale dell'artigianato).[6] A partire dal 1954, Chatzimichali dovette affrontare un grave problema di salute che influenzò la sua attività di scrittrice[12] e morì infine il 4 marzo 1965 dopo una lunga sofferenza.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Chatzimichali ha pubblicato diversi libri e ricerche relative al folklore greco. Di questi, tra gli altri, spiccano Arte popolare greca-Skyros del 1925, Esempi di decorazione greca del 1929, Sarakatsam del 1957[1] e soprattutto l'opera in due volumi Costumi nazionali greci[1].

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Chatzimichali è stata insignita di numerosi premi, tra cui la medaglia d'argento dell'Accademia di Atene nel 1958[13][1] e il Premio Purfina assegnatole nel dicembre 1958 dal Gruppo dei Dodici per il suo libro sui Sarakatsani[11].

Eredità culturale[modifica | modifica wikitesto]

Nella casa di Angelica Chatzimichali, opera dell'architetto Aristoteles Zachos[14], a Plaka, ha sede dal 1980 il Centro di arte e tradizione popolare del Comune di Atene.[1] La strada dove oggi si trova la casa porta il nome della folclorista greca.

Galleria[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Chatzimichali, Angelica, in Sapere.it, DeAgostini. URL consultato il 25 febbraio 2024.
  2. ^ Morta nel 1960 secondo l'enciclopedia Sapere.
  3. ^ a b c (EL) Απέθανε χτες η Αγγελική Χατζημιχάλη, in Ελευθερία (Αθήνα), 5 maggio 1965. URL consultato il 3 marzo 2024.
  4. ^ (EL) Αγγελική Χατζημιχάλη: η μάνα της ελληνικής λαογραφίας, in Σύλλογος Σαρακατσάνων νομού Έβρου, 4 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ (EL) Σταυρούλα Παπασπύρου, Αγγελική Χατζημιχάλη (1895-1965): Μια ζωή γεμάτη προσπάθειες και πίκρες (PDF), in Αντί περ, περ. Β΄, n. 530, 20 agosto 1993, pp. 30-34.
  6. ^ a b (EL) Χατζημιχάλη, Αγγελική, 1895-1965, su BiblioNet.
  7. ^ (EL) Η ιστορία του Λυκείου των Ελληνίδων, in Λύκειο των Ελληνίδων, 7 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2015).
  8. ^ Ιωάννα Παπαντωνίου, Η ελληνική ενδυμασία από την αρχαιότητα ως τις αρχές του 20ού αιώνα, Εμπορική Τράπεζα της Ελλάδος, 2000, ISBN 960-7059-10-7.
  9. ^ (EL) Ήρχισαν από χθες αι εορταί των Δελφών, in Ελευθερία (Αθήνα), 10 maggio 1927.
  10. ^ (EL) Γιώργος Καρατσόλης, «Οι Δελφικές Εορτές 1927-1930». Μια συναρπαστική προσπάθεια του Αγγέλου Σικελιανού και της Εύας Πάλμερ – Σικελιανού, ομιλία στον Φιλολογικό Σύλλογο Παρνασσός στις 20 Φεβρουαρίου 2013, su lsparnas.gr (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2015).
  11. ^ a b Η επιβράβευσις του έργου της Αγγελικής Χατζημιχάλη», in Ελευθερία (Αθήνα), 11 gennaio 1959.
  12. ^ Αγγελική Χατζημιχάλη, Η ελληνική λαϊκή φορεσιά, Μουσείο Μπενάκη - Εκδοτικός Οίκος Μέλισσα, 1978.
  13. ^ (EL) Τιμητικό αφιέρωμα στη μεγάλη λαογράφο Αγγελική Χατζημιχάλη, in Ταχυδρόμος (Βόλος), 8 agosto 2013.
  14. ^ (EL) Χαρίκλεια Γ. Δημακοπούλου, Αριστοτέλης Ζάχος (PDF), in Εστία (Αθήνα), 30 novembre 2013.

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