Achille D'Orsi
Achille D'Orsi (Napoli, 6 agosto 1845 – 8 febbraio 1929) è stato uno scultore italiano.
Allievo di Tito Angelini e Tommaso Solari all'Accademia di Belle Arti di Napoli perfezionò la propria arte con un soggiorno a Roma, prima di tornare a vivere nel capoluogo campano.
Aderisce alla corrente realista e diventa celebre con le sue opere Parassiti (oggi custodita alla Galleria d'Arte Moderna di Firenze), La vecchia e Il venditore, che fecero scalpore all'Esposizione di Napoli del 1877. Queste stesse opere furono riproposte l'anno successivo all'Esposizione Universale del 1878 tenutasi a Parigi.
La consacrazione arriva tre anni più tardi, con Proximus tuus, all'Esposizione di Torino.
All'inizio del XX secolo continua ad ottenere consensi, con la sua partecipazione alla Biennale di Venezia, dove espone lavori come Nel concilio di Trento (1909), Romano della decadenza (1914), Nell'antico Egitto (1924) ed Eolo (1928).
Durante la sua carriera gli furono commissionati numerosi busti e ritratti; fra questi il monumento ad Umberto I d'Italia, il monumento al filosofo BernardinoTelesio, i busti di Filippo Palizzi e di Salvatore Farina.
Una sua grande statua di marmo raffigurante Alfonso d'Aragona è situata davanti alla facciata del Palazzo Reale di Napoli e fa parte della serie di otto re di Napoli.
Bibliografia
- Luciana Soravia, D'ORSI, Achille, in Dizionario biografico degli italiani, XLI volume, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1992. URL consultato il 12 giugno 2015.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95775670 · ISNI (EN) 0000 0000 7858 8300 · SBN NAPV045852 · ULAN (EN) 500015436 · GND (DE) 117606227 · WorldCat Identities (EN) viaf-95775670 |
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