Abrothrix

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Abrothrix
Abrothrix sanborni
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Sigmodontinae
Tribù Abrotrichini
Genere Abrothrix
Waterhouse, 1837
Serie tipo
Mus longipilis
Waterhouse, 1837
Specie

Vedi testo

Abrothrix (Waterhouse, 1837) è un genere di roditori della famiglia dei Cricetidi.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Al genere Abrothrix appartengono roditori di piccole dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 66 e 145 mm, la lunghezza della coda tra 46 e 102 mm e un peso fino a 60 g.[2]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio presenta un rostro lungo ed una scatola cranica rotonda. Le ossa nasali si estendono anteriormente a formare un canale. Gli incisivi superiori sono larghi e lisci, i molari hanno la corona alta.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga e soffice, le parti dorsali variano dal grigiastro al fulvo, le parti ventrali sono bianche o grigiastre. Il muso è appuntito, talvolta i lati sono più brillanti. Le orecchie sono relativamente piccole e rotonde, in alcune forme sono presenti delle macchie bianche alla loro base posteriore. I piedi sono grandi e robusti, le piante ed i palmi sono privi di peli. Le dita sono munite di artigli robusti. La coda è più corta della testa e del corpo, è scura sopra, più chiara sotto ed è ricoperta di corti peli.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Sono roditori terricoli diffusi in America meridionale, dal Perù meridionale fino alla Terra del Fuoco.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende 9 specie[3]:

Abrothrix markhami, in precedenza considerata una specie a sé stante, è attualmente considerata come sottospecie di A. olivacea (A. olivacea markhami).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Abrothrix, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  2. ^ Novak, 1999.
  3. ^ Mammals Diversity Database

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
  • Patton JL, Pardinas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

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