Telescopio spaziale AKARI

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da AKARI)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Telescopio spaziale AKARI
Immagine del veicolo
Modello in scala del telescopio
Dati della missione
OperatoreBandiera del Giappone JAXA
NSSDC ID2006-005A
SCN28939
Satellite diTerra
VettoreM-V
Lancio21 febbraio 2006
Luogo lanciocentro spaziale di Uchinoura
Proprietà del veicolo spaziale
CostruttoreInstitute of Space and Astronautical Science
Missioni correlate
Missione precedenteMissione successiva
-

AKARI (prima conosciuto come Astro-F o IRIS - InfraRed Imaging Surveyor) è un telescopio spaziale operante nell'infrarosso costruito principalmente dall'ente spaziale Giapponese (JAXA) e lanciato la notte tra il 21 e 22 febbraio 2006 da un vettore M-V.

Scopo della missione è quello di effettuare una mappatura dell'intera volta celeste nell'infrarosso, in un range di frequenze non visibili da terra in quanto bloccate dall'atmosfera.

Descrizione tecnica[modifica | modifica wikitesto]

La sonda dispone di uno specchio principale di 68,5 cm di diametro operante alla temperatura di 6 K (circa -263°C). L'elio di raffreddamento della strumentazione limita la durata della missione a circa 550 giorni, dopo di che la sonda viene mantenuta a 40 K dall'impianto di raffreddamento meccanico ed è utilizzabile solo per il vicino infrarosso. Lo specchio è rivolto sempre dalla parte opposta della Terra, per non riceverne il calore, e con lo scudo termico rivolto verso il Sole.

Le camere a bordo sono due: la IRC e la FIS[1] e sono sensibili a frequenze dal vicino (1,7 micron) al lontano infrarosso (180 micron).

La IRC (InfraRed Camera, camera infrarossa) è composta da tre strumenti indipendenti, quali:

  • NIR: lunghezze d'onda tra 1.7 e 5.5 micron, campo visivo di 9.5x10.0', risoluzione 512x412 pixel;
  • MIR-S (infrarossi medio corti): lunghezze d'onda tra 5.8 e 14.1 micron, campo visivo di 9.1x10.0', risoluzione 256x256 pixel;
  • MIR-L (infrarossi medio lunghi): lunghezze d'onda tra 12.4 e 26.5 micron, campo visivo di 10.3x10.2', risoluzione 256x256 pixel.

La FIS (Far-Infrared Surveyor, camera per il lontano infrarosso) è composta da un totale di quattro sensori divisi in due gruppi.

  • Il primo gruppo (N60 e WIDE-S) ha una sensibilità per frequenze tra i 50 ed i 110 micron ed i semiconduttori che compongono i sensori sono in Gallio.
  • Il secondo gruppo (WIDE-L e N160) invece va da una frequenza di 110 a 180 micron ed i sensori sono come i precedenti ma stressati con l'applicazione di una pressione di 40-60 kgf/cm² per renderli sensibili a tali specifiche.

Il budget per la sonda era di 13,4 miliardi di yen, circa poco più di 70 milioni di euro.

Tappe della missione[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche fisiche
Montatura Ritchey-Chrétien riflettore
Diametro 0,685 m (94 in)
Lunghezza focale effettiva 4.2 m

Durante le prime due settimane della missione il satellite è stato posto in orbita polare a 745 km d'altezza.

Nei due mesi successivi si sono svolti tutti i controlli della strumentazione; quindi si è passati ad una fase di osservazione generale della durata di sei mesi. Dopo di che sono state effettuate tutte le osservazioni su oggetti specifici che il rimanente elio liquido permetteva di compiere. L'elio si è esaurito il 26 agosto 2007 alle 8:33,[2] costringendo ad usare il telescopio solo fuori dalle frequenze del medio-lontano infrarosso.

Quando è successo, il 94% del cielo era stato fotografato e più di 5000 osservazioni mirate erano state compiute.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Osservazione di:[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Copia archiviata, su ir.isas.jaxa.jp. URL consultato il 10 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2013). Strumentazione, sito ufficiale.
  2. ^ (EN) Copia archiviata, su ir.isas.jaxa.jp. URL consultato il 5 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2012). Fine dell'Elio liquido, dalla pagina della missione
  3. ^ (EN) Copia archiviata, su ir.isas.jaxa.jp. URL consultato il 16 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2011). Risultati delle osservazioni scientifiche

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN151683208 · LCCN (ENno2010082238 · WorldCat Identities (ENlccn-no2010082238